Il business delle false fatture per i Casalesi: il cognato di Capoluongo a capo della 'cricca'

CasertaNews INTERNO

E’ quanto emerso dagli atti della Guardia di Finanza che ha notificato, questa mattina, 63 ordinanze cautelari (48 dei quali finiti agli arresti).

Le somme prelevate pari complessivamente a circa 80 milioni di euro nel periodo 2016-2020 venivano retrocesse ad esponenti del “Clan dei Casalesi”, al fine di provvedere al sostentamento di svariate famiglie di detenuti dello stesso Clan

C’era Giuseppe Guarino, 53 anni di Aversa, tra i promotori dell’organizzazione criminale messa in piedi per reinvestire i soldi del clan dei Casalesi. (CasertaNews)

La notizia riportata su altri media

E infine i “prelevatori”, che ogni giorno ai bancomat prelevano soldi poco alla volta, fino ad arrivare anche a 55 mila euro al giorno. Questo il cuore dell'indagine nata da un'altra inchiesta che originariamente puntava a individuare flussi di denaro di imprese edili sospettate di stretti collegamenti con i Casalesi (QUOTIDIANO NAZIONALE)

– Sono 11 i soggetti identificati e dalla misura della custodia cautelare in carcere, che gestivano le società fittizie, i conti correnti e che coordinavano la rete degli ‘spicciatori’ (52 soggetti di cui 37 destinatari delle misure degli arresti domiciliari e 15 dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), nell’operazione che dalle prime ore di questa mattina, ha portato i finanzieri del nucleo Speciale di Polizia Valutaria in collaborazione con i comandi provinciali della Guardia di finanza di Napoli, Caserta e Salerno, su delega della procura della Repubblica di Napoli, ad eseguire un’ordinanza di applicazione di misure coercitive, emessa dal gip presso il Tribunale campano, nei confronti di 63 persone, di cui 48 tratte in arresto. (CasertaCE)

Per inquadrare il giro di soldi non basta menzionare la somma, pur impressionante, di cento milioni di euro «seguiti» dalla guardia di finanza nei quattro anni d’indagine. Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati (ilmattino.it)

Le somme prelevate, pari complessivamente a circa 80 milioni di euro nel periodo 2016-2020 (mediamente circa 55mila euro al giorno), venivano retrocesse ad esponenti del “Clan dei Casalesi” al fine di provvedere al sostentamento di svariate famiglie di detenuti della stessa organizzazione camorristica. (PUPIA)

Milioni e milioni di euro poi destinati ad alimentare, tra l’altro, il welfare della federazione mafiosa casalese. Siamo in grado di fornire i nomi delle 63 persone rimaste coinvolte nell’operazione (CasertaCE)

Le indagini condotte dal Nucleo speciale di Polizia valutaria e coordinate dalla Dda di Napoli si sono focalizzate sul sistema fondato sull'utilizzo di denaro frutto di frodi fiscali commesse sul territorio nazionale, già oggetto di altre indagini. (NapoliToday)