Rapporto Svimez, cresce il divario nord-sud. Patriciello: «Situazione insostenibile, accelerare sul pnrr»

Il Quotidiano del Molse SALUTE

Il fatto che il divario con il centro-nord aumenti anziché diminuire – spiega Patriciello – non è più un semplice dato numerico, ma un vero e proprio dramma.

Un rapporto che certifica come lo shock economico dovuto prima alla pandemia e poi alla crisi ucraina abbia danneggiato soprattutto le Regioni del Mezzogiorno.

«Il sud ha urgente bisogno di investimenti pubblici e certamente il PNRR è la strada giusta. (Il Quotidiano del Molse)

Se ne è parlato anche su altre testate

La prima a fine 2022 segnerà +3,3%,che nel 2023 crollerà a + 1,7 per posizionarsi su +1,9 a fine 2024. La Svimez, nelle sue anticipazioni estive, stima a fine anno un Prodotto interno lordo (Pil) meridionale a +2,8%, contro il 3,6 del Centro-Nord. (Corriere del Mezzogiorno)

Inoltre circa 550mila alunni delle primarie del Mezzogiorno, il 66% del totale, non frequentano istituti dotati di una palestra. Solo la Puglia presenta una buona dotazione mentre, nell'ordine, registrano un netto ritardo Calabria (83%), Sicilia (81%) e Campania (73%). (RagusaNews)

Oltre il 60% degli alunni del Sud non ha né la mensa né la palestra e il tempo pieno è molto minore nel Mezzogiorno Il recupero dell’occupazione nel 2021 è però interamente dovuto al Sud a una crescita dei dipendenti a termine e tempo parziale involontario. (Avvenire)

Divari “insopportabili” tra Nord e Sud sui diritti di cittadinanza, in particolare sulle infrastrutture scolastiche e il tempo scuola: a denunciarlo è SVIMEZ, l’Associazione per lo Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno, che sottolinea l’urgenza di dare continuità all’attuazione del Pnrr. (TeleRama News)

Pil in affanno e allarme Pnrr nel Mezzogiorno. Le imprese del Mezzogiorno, spiega la Svimez, sono più esposte delle altre nel resto del Paese allo shock Ucraina e agli aumenti dei costi dell’energia. (Telemia)

(Teleborsa). (Teleborsa) -sostanzialmente in linea con la ripresa nazionale nelma si prospetta un indebolimento dell'economia quest'anno con un ampliamento del. Nel 2023, il Pil dovrebbe segnare un incremento dell'1,7% nelle regioni centrosettentrionali, e dello 0,9% in quelle del Sud (Borsa Italiana)