Covid Lombardia, cala la curva dei contagi: "plateau" più vicino

Sky Tg24 INTERNO

I dati. Il grafico illustra l’incremento dei nuovi positivi negli ultimi sette giorni sulla settimana precedente.

Potrebbe essere più vicino il "plateau" in Lombardia, ovvero l'andatura costante che assume la curva dei contagi (COVID: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI IN ITALIA E NEL MONDO - I DATI DEI VACCINI IN ITALIA) dopo l’impennata iniziale e prima di scendere.

Arrivare al "plateau" significa non avere differenza tra la somma dei casi di una settimana e di quella precedente, ossia essere in un periodo di stabilità dei contagi. (Sky Tg24 )

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CONTAGI GIOVEDI’ 13 GENNAIO Ancora alti i decessi, oggi 52, ieri 91, per un totale di 35.662 persone decedute da inizio pandemia. Ma la curva dei contagi pare avere una frenata, segno che potremmo essere vicini al famoso plateau, al quale seguirà lentamente la discesa della quarta ondata. (leggo.it)

Il numeri dei contagi, inoltre, sono in leggera diminuzione con il tasso di positività oggi al 15,8% rispetto al 16,7% di ieri. La Lombardia resta "gialla" anche la settimana prossima perché, come ha spiegato il presidente Attilio Fontana in mattinata, «uno dei tre parametri previsti per il passaggio di zona (quello delle terapie intensive, ndr) è ancora sotto la soglia di allarme». (Brescia Oggi)

Possibilità sottolineata anche dal coordinatore del sito di dati Covidstat e fisico Daniele Pedrini: «La discesa non va data per scontata. Ma la frenata non vorrà dire discesa» (Open)

I numeri comunicati dalla Regione non distinguono però i ricoverati positivi al coronavirus tra quelli in ospedale effettivamente per il Covid e quelli che ci sono finiti per altri motivi, scoprendosi contagiati "incidentalmente" col tampone d’ingresso. (IL GIORNO)

E un picco che potrebbe essere già stato superato: "Ma è ancora presto per dire se, raggiunto questo plateau, ci sarà una progressiva e rapida diminuzione del numero dei casi, con una discesa repentina della curva, o se questi si manterranno stabili senza più aumentare ma neanche diminuire", dice Antonio Clavenna, epidemiologo dell'Istituto Mario Negri (La Repubblica)