Jet in volo e 11 missili: la morsa di Pechino attorno a Taiwan

la Repubblica ESTERI

Gli Usa cancellano un test missilistico

Jet in volo e 11 missili: la morsa di Pechino attorno a Taiwan dalla nostra inviata Anna Lombardi. Condanna dei paesi del G7, invito alla calma della Ue.

La Cina convoca gli ambasciatori.

(la Repubblica)

Su altri giornali

Nelle scorse ore, dopo le mobilitazioni cinesi in seguito alla visita della speaker della Camera dei rappresentanti americana Nancy Pelosi, il governo di Tokyo tramite il segretario capo di gabinetto Hirokazu Matsuno ha sollecitato «fortemente una risoluzione pacifica» della questione Cina-Taiwan tramite vie diplomatiche a Pechino (Open)

La mossa, confermata in tarda serata dal ministero della Difesa di Taipei, è un segnale preoccupante che, in caso di imprevisti, potrebbe portare a scenari di escalation visti i rischi concreti di incidenti. (Corriere del Ticino)

"Sono gli Stati Uniti che hanno provocato i guai, la crisi e che continuano ad aumentare le tensioni", ha affermato il ministro degli Esteri Wang Yi, commentando con toni aspri il comunicato congiunto del G7 che ieri ha chiesto a Pechino di evitare una "aggressiva attività militare" per il rischio di una "escalation non necessaria" e di "non cambiare unilateralmente lo status quo con la forza". (Tiscali Notizie)

Un gesto che ha irritato fortemente Pechino e che ha portato la tensione con gli Stati Uniti a livelli mai toccati negli ultimi mesi Alcuni elicotteri militari cinesi hanno sorvolato questa mattina l'isola di Pingtan, nella provincia del Fujian, uno dei punti della Cina continentale piu' vicini all'isola di Taiwan (Tiscali Notizie)

L'Esercito popolare di liberazione (Pla) ha "revocato il controllo marittimo e dello spazio aereo al largo della costa orientale dell'isola di Taiwan" con la riuscita delle manovre di lancio missilistiche che "hanno colpito con precisione tutti gli obiettivi". (La Sicilia)

Parole fin troppo chiare che lasciano intendere quanto sia ormai alta la tensione nella regione di Taiwan che è pericolosamente vicina anche alle isole del Giappone. Insomma in questo scontro durissimo tra Washington e Pechino si inserisce anche Tokyo che potrebbe diventare presto un obiettivo della furia cinese nella regione. (Liberoquotidiano.it)