Il Caso Di Elizabeth G. Oyer: Licenziamento per aver Negato Armi a Mel Gibson e il Dilemma della Giustizia Celebre

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Il mondo della giustizia spesso si intreccia con i nomi di celebrità, portando a situazioni inaspettate e polemiche. Recentemente, un episodio ha sollevato un acceso dibattito: il licenziamento di una funzionaria del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per aver rifiutato di ripristinare il porto d’armi a Mel Gibson. Questo evento non solo evidenzia il potere delle personalità pubbliche, ma solleva anche interrogativi sulla sicurezza e sull’etica nel processo di concessione dei diritti. (SofiaOggi.com)
Se ne è parlato anche su altri media
Se dovesse succedere qualcosa verrebbero lasciati soli”. Con queste parole Zeidoun Zoubi, ricercatore e analista siriano, a metà febbraio avvertiva Damasco della necessità che il “nuovo Stato” intervenisse quanto prima per … (Limes)
La stima approssimativa è uscita dal meeting tenutosi ieri a Tripoli tra autorità locali, esercito libanese e Alto Commissariato Onu per i rifugiati dopo i massacri a danno del gruppo etnico-religioso alawita nell’ovest della Siria, comunità da cui proviene il deposto Bashar al Assad. (il manifesto)
Tuttavia, la fragile pace è stata presto infranta quando i lealisti di Assad hanno lanciato un’insurrezione armata nelle città costiere, prendendo di mira le forze di sicurezza del neonato regime. Nei primi tre mesi dopo la caduta del regime di Assad, il neo presidente Ahmad Al-Sharaa è riuscito a mantenere una relativa stabilità. (il manifesto)

Leggi tutta la notizia L'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite... (Virgilio)
Aumenta ancora il numero di civili alawiti uccisi in Siria, tra cui donne e bambini, nei massacri compiuti dalle milizie sunnite governative e da bande di jihadisti, anche stranieri. Sono stati giustiziati sommariamente, bastonati a morte, colpiti alla testa con armi da fuoco e uccisi in altri modi in 47 località diverse nelle regioni costiere di Latakia e Tartus e nell’entroterra tra Hama e Homs. (il manifesto)
Tre mesi dopo la caduta di Assad, la Siria è precipitata in una nuova ondata di violenza. L'equilibrio è molto fragile. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani sono stati uccisi 1068 civili nell'ovest del Paese. (Diocesi di MIlano)