"Il 2% alla Difesa anche senza flessibilità"

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Stop al patto di stabilità se la guerra dei dazi porterà l'Europa in recessione. Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, non mostra tentennamenti nel giorno dell'Ecofin tenutosi a Varsavia. «Se si prevede un disastro economico in relazione a una politica commerciale disastrosa, che pare in questo momento essere stata accantonata, si va in recessione automaticamente e a quel punto è abbastanza scontata l'attivazione, automatica appunto, della sospensione generale delle regole di bilancio», sono state le parole del numero uno di via XX Settembre, arrivate dopo che la sera prima il commissario europeo all'Economia, Valdis Dombrovskis, aveva escluso una sospensione del patto di stabilità. (il Giornale)
Ne parlano anche altri giornali
Al suo interno per definire il volto che avrà la difesa comune (e soprattutto con quali fondi sarà realizzata). Scossa dal terremoto politico Usa, l'Europa torna a sedere ai tavoli negoziali, a Varsavia, dove ieri si è conclusa la due giorni dell'Ecofin informale dedicato a dazi e spesa militare, e a Washington, dove oggi arriva il commissario al Commercio Maros Sefcovic, atteso per domani da un faccia a faccia con l'omologo americano Howard Lutnick. (Il Gazzettino)
Giorgetti: "Obiettivo è raggiungere il 2% del Pil alla difesa senza lo stop al Patto di stabilità" (AGI)
"Le spese per la difesa. Sì, noi siamo pronti ad arrivare al 2% (del Pil), presto ci sarà l'annuncio ufficiale da parte del presidente del Consiglio. Questo è un segno della volontà italiana di rafforzare il pilastro europeo della Nato": così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ai microfoni di Agorà, su Rai Tre. (www.altoadige.it)

Il ministro degli Esteri sui dazi di Trump: "La situazione sta migliorando, Meloni negli Stati Uniti per azzerarli" (lapresse.it)
Una delle interpretazioni è che sospendere le regole di bilancio europeo, carta sulla quale pure l’Italia aveva puntato, potrebbe produrre lo stesso effetto degli 800 miliardi di armi annunciate dal piano von der Leyen, cioè fare il gioco di chi può spendere, come la Germania, senza aprire spazi di manovra ai paesi che hanno già ridotte capacità di spesa che si troverebbero in balia dei mercati. (il manifesto)
Difesa: Dombrovski, Commissione aperta a opzioni per aumentare spesa (Il Sole 24 ORE)