Inflazione, a marzo spesa più cara per i trentini

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RaiNews ECONOMIA

Nuova crescita dei prezzi in Trentino. A marzo l’Istat segnala un incremento dell’indice dei prezzi Nic del 2,2% su base annua, con un’ulteriore accelerazione rispetto a febbraio 2025. La media italiana si attesta a +1,9%, quindi il Trentino si conferma ancora una volta tra quelli più cari d’Italia. A trainare verso l’alto l'inflazione sono, in Trentino come nel resto del paese, i prezzi dell’energia (+3,3%) e dei servizi ricreativi, in particolare quelli alberghieri e della ristorazione (+3,9%); i rincari sono sostenuti anche dall’aumento dei beni alimentari che in provincia si attesta a +1,8%. (RaiNews)

Su altre fonti

Stando al report di Federconsumatori, l’inflazione in marzo rimane stabile a Rimini, segnando un aumento del 1,9%. Tradotto il carrello della spesa è sempre più caro, ma si tratta di generi di cui non si riesce a fare a meno, dunque l’aumento inflattivo non è aggirabile. (Il Resto del Carlino)

Nel mese di marzo 2025 acquistare beni alimentari è costato il 2,4% in più rispetto ad un anno fa. Nello stesso periodo, le bollette di gas ed elettricità sono costate il 27,2% in più. (Corriere della Sera)

INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO PER LE FAMIGLIE DI OPERAI ED IMPIEGATI. (calcolato al netto dei consumi di tabacco). Nel mese di Marzo 2025 l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, con base 2015=100, è risultato pari a 121,4 con una variazione del +0,2% rispetto al mese precedente e del +1,7% nei confronti dello stesso mese dell’anno precedente (tasso annuo tendenziale dell’inflazione). (agenziagiornalisticaopinione.it)

Inflazione in salita in Toscana: pesa l’energia del mercato libero, aumentano le accise sui tabacchi

Una dinamica che risente in particolare dell’aumento dei prezzi più volatili, come quelli dei beni energetici e degli alimentari freschi. Secondo quanto emerge dai dati Istat, la Toscana segue il trend nazionale, ma con un ritmo più contenuto: l’indice regionale passa da +1,5% a +1,7%, restando sotto la media sia dell’Italia (+1,9%) che del Centro Italia (+1,8%). (La Nazione)

Lo rileva l'Istat che spiega come la dinamica dell'indice generale rifletta principalmente la risalita del tasso di variazione tendenziale dei prezzi degli Energetici non regolamentati, tornato positivo (da -1,9% a +0,7%) e, in misura minore, l'accelerazione dei prezzi dei Tabacchi (da +4,1% a +4,6%) e degli Alimentari non lavorati (da +2,9% a +3,3%). (Corriere della Sera)

Daniele Licheri, segretario regionale di Sinistra Italiana-AVS lancia l’allerta, sulla base dei dati rilevati dall’Istat sull’inflazione di marzo. “L’inflazione per gli abruzzesi galoppa più della media italiana: a marzo in Abruzzo siamo al +2,1% nel giro di un anno a fronte di una media nazionale del +1,9%, secondo le rilevazioni Istat dei prezzi al consumo. (Abruzzo Web)