La scrittrice-fenomeno e il "no" a Israele

Subito sono arrivate le critiche a Rooney, come quelle di Gitit Levy-Paz del Jewish People Policy Institute che, in un articolo su Forward, si è detta «sorpresa e addolorata dalla decisione di Sally

La molto promettente e pluripremiata scrittrice irlandese Sally Rooney ha deciso infatti di non autorizzare la traduzione in ebraico del suo ultimo libro, Beautiful World, Where Are You, nelle prime posizioni di vendita in Regno Unito e Irlanda, come gesto di boicottaggio nei confronti dello stato di Israele e in sostegno del popolo palestinese. (ilGiornale.it)

Ne parlano anche altri media

Tsiolkas, nel suo intervento brillante e scorrevole, aveva parlato con franchezza della sua infanzia in una famiglia di emigrati greci. Aveva descritto, critico ma pur sempre con grande sensibilità, episodi di razzismo e antisemitismo vissuti in gioventù, di cui tratta anche nei suoi libri. (Corriere della Sera)

Le polemiche: è antisemitismo. DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA I lettori israeliani non potranno sfogliare l’ultimo libro di Sally Rooney: non in ebraico, almeno. di Luigi Ippolito. (Corriere della Sera)

La nota dell’autrice. EPA/VICKIE FLORES | La nuova opera d Sally Rooney Beautiful World, Where Are You, al Waterstones book store di Piccadilly, Londra, 7 settembre 2021. I diritti per la traduzione in ebraico sono ancora disponibili, spiega Rooney in una nota. (Open)

La sua decisione nasce in seno alla volontà di boicottare lo stato di Israele, in sostegno del popolo palestinese. L’autrice irlandese Sally Rooney boicotta Israele ed è stata molto chiara a riguardo. (Sololibri.net)

L’acclamata scrittrice irlandese è sostenitrice da tempo della causa palestinese e della campagna mondiale di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) contro in Israele. Si tratta di un rifiuto per ragioni commerciali, ha aggiunto, non riguardante assolutamente la traduzione in ebraico, che resta disponibile per una casa editrice che condivida i suoi stessi principi. (L'HuffPost)

Scritta da un gruppo di creativi palestinesi, chiedeva la fine della violenta occupazione e colonizzazione israeliana e, tra le altre cose, suggeriva ai colleghi artisti di astenersi dall’esibirsi in Israele fino a quando non sarebbe esistita una Palestina libera Modan è la casa editrice che ha pubblicato le traduzioni ebraiche degli altri due romanzi della scrittrice irlandese: Normal People e Conversations With Friends. (Rivista Studio)