Palermo, falsi vaccini anti Covid: arrestata infermiera

Il Mattino INTERNO

Il gip ha disposto la misura degli arresti domiciliari.

(LaPresse) La Digos di Palermo ha eseguito questa mattina un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un'infermiera quarantenne residente nella provincia di Palermo accusata di aver finto di vaccinare contro il Covid alcune persone all'hub della fiera del Mediterraneo.

L'operazione di oggi, coordinata dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dal sostituto Felice De Benedittis, è il prosieguo dell'indagine che il 21 dicembre ha portato all'arresto di altre tre persone

(Il Mattino)

Su altre fonti

Infine "l'infermiera ha inoltre contribuito a danneggiare economicamente la pubblica amministrazione, sprecando fiale di vaccino i cui costi sono sostenuti dallo Stato" In questo caso, parlando con la madre, questa mi aveva riferito che le due ragazze avevano paura di effettuare il vaccino. (PalermoToday)

– Non c’è solo la paura di vaccinarsi. L’inchiesta della Procura di Palermo sulle finte vaccinazioni, che ha portato all’arresto di due infermiere, un capopolo dei no vax e un commerciante, prosegue e punta ad un livello superiore. (Livesicilia.it)

Come ricostruito dagli investigatori, Giorgia Camarda avrebbe finto di vaccinare la coppia no-vax. La tecnica utilizzata da Giorgia Camarda era la stessa portata avanti dalla collega fermata un mese fa (Periodico Italiano)

Avrebbe finto di somministrare il vaccino a due coniugi. Nelle scorse settimane era finita ai domiciliari un’altra infermiera. (La Gazzetta di Reggio)

Purtroppo, la prosecuzione delle attività investigative dimostra che un irresponsabile mercimonio della professione sanitaria sembrerebbe più diffuso di quanto si potesse pensare" (La Repubblica)

Questa considerazione s'impone dinanzi all'inchiesta sul personale sanitario accusato di avere simulato le vaccinazioni per incassare una contropartita in denaro dai finti immunizzati. Era in corso la prima devastante ondata di pandemia, i vaccini non esistevano ancora e si faceva fatica a contare i morti. (La Repubblica)