Giustizia, slitta l’arrivo della riforma in Aula. Critiche da Anm, Cartabia difende testo

LaPresse INTERNO

Le modifiche al processo penale sono comunque un crocevia importante: per il governo, ma anche per le forze di maggioranza

Il primo effetto è lo slittamento dell’arrivo in aula, alla Camera, che il governo aveva preventivato per il 23 luglio.

I dem restano convinti che l’impianto della riforma Cartabia sia quello giusto, ma sono aperti a miglioramenti.

Sulla prescrizione, però, il muro dei gruppi resta alto, anche se nell’ala governista nessuno vuole arrivare all’incidente diplomatico. (LaPresse)

La notizia riportata su altri giornali

(LaPresse) – “L’ufficio di presidenza della Commissione Giustizia ha preso atto che la data del 23, prevista dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio per l’inizio dell’esame in aula del ddl penale, è troppo ravvicinata. (LaPresse)

La storiella dei processi che saltano e 900 emendamenti. Alleanza tra grillini fedeli all'ex premier e magistrati antimafia, primi fra tutti Nicola Gratteri e il Procuratore nazionale Federico Cafiero de Raho, per abbattere la riforma. (La Verità)

Lo ha detto la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, intervenendo al convegno “Efficienza, celerità, qualità. “Garantire efficienza, celerità e qualità della giustizia è l’obiettivo delle riforme a cui da quattro mesi stiamo intensamente lavorando, accompagnandole con una grande mobilitazione di risorse e con interventi sul piano organizzativo e della digitalizzazione. (CorCom)