Parte la campagna per il vaccino anti-influenzale, suddivisa in 2 fasi. Per alcune categorie è gratuito

CesenaToday SALUTE

Ancora una volta un ruolo centrale, è quello dei medici di Medicina Generale nell’informare e promuovere negli assistiti una migliore adesione alla vaccinazione.

I medici di Medicina Generale che aderiscono alla esecuzione della vaccinazione antiCovid nei propri ambulatori, possono somministrare entrambi i vaccini.

E’ possibile effettuare la co-somministrazione del vaccino antinfluenzale e della terza dose del vaccino anti Covid 19, nei casi in cui siano trascorsi almeno 6 mesi dalla somministrazione della seconda dose. (CesenaToday)

Su altre testate

OVER 60: DOVE SI FA LA TERZA DOSE NEL LAZIO. Gli over 60 anni possono prenotare l'appuntamento per la terza dose sia presso uno dei numerosi punti di somministrazione del Lazio, sia nelle farmacie che somministrano il vaccino , sia dal medico di famiglia Al via la possibilità di prenotare la terza dose del vaccino anti Covid nel Lazio anche per la fascia di età over 60. (Il Caffè.tv)

«Apriremo le prenotazioni dalla prossima settimana, attorno al 20-25 ottobre — spiega Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia —, ci si registrerà direttamente in farmacia, non sul portale di Poste. (Corriere Milano)

Matteo Corso (nome di fantasia) è un trentenne di Lu Monferrato che lavora per un’azienda della provincia. Da oggi entra in vigore l’obbligatorietà del Green Pass per il personale delle pubbliche amministrazioni e delle aziende ma lui il vaccino anti-Covid non può farlo per gravi allergie e per le quali viene sottoposto mensilmente a vaccinazioni (La Stampa)

I vaccini antinfluenzali esistenti, siano essi costruiti attorno a virus inattivati o proteine ricombinanti, offrono il 40-60% di protezione. Nel caso dell’influenza, i vaccini a mRna potrebbero avere come obiettivo delle proteine che hanno lo stesso ruolo della spike per il Sars-Cov-2, ossia l’emoagglutinina e la neuraminidasi. (MeteoWeb)

Ricordiamo, inoltre, che questi “vaccini” sono usati per la prima volta e sono ben diversi dai tradizionali vaccini a tutti noti (vaccini proteici o con patogeno inattivato). Per il resto tutto l’articolo pubblicato su Tempi risponde già alle obiezioni della lettera, assai prevedibili nella loro provenienza dagli ambienti no vax (Tempi.it)