Moussa Sangare, la sorella: «Quello che ha fatto a Sharon Verzeni poteva succedere a me»
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La prima volta, nel 2023, l’ultima a maggio. «Danneggiamenti, violenza domestica, maltrattamenti. Eravamo in pericolo. Nessuno si è mosso», spiega al Corriere la 24enne, studentessa di Ingegneria a Bergamo. «Sia io sia il mio avvocato abbiamo scritto al sindaco, agli assistenti sociali. Eppure i segnali c’erano tutti. Volevamo aiutarlo a liberarsi dalla dipendenza. Ci abbiamo provato: hanno detto che doveva essere lui a presentarsi volontariamente. (Vanity Fair Italia)
La notizia riportata su altre testate
Sono stati identificati dalla Procura di Bergamo i due minorenni, due ragazzini di 15 anni di Chignolo d'Isola, che hanno incrociato la strada quella notte con il 31enne italiano di origini maliane: "Si è fermato, ha fatto degli apprezzamenti sulla maglietta e poi, andando via, ha mostrato il coltello". (Liberoquotidiano.it)
Il gip: "Stato mentale totalmente integro. Ha scelto il bersaglio più vulnerabile". Minacce in carcere per l'uomo, sarà trasferito a breve in un altro istituto penitenziario (Adnkronos)
L'interrogatorio davanti al gip Raffaella Mascarino è iniziato intorno alle 9 ed è terminato verso le 11. (BergamoNews.it)
Non crede che ad armare la mano di Moussa Sangare sia stato qualche problema mentale, magari acuito dall'abuso di droghe, no: "L'omicidio - scrive la giudice dopo aver convalidato l'arresto del 30enne di origini africane - sembra commesso da un soggetto spesso in preda alla noia", privo di "stabile attività lavorativa" e "impregnato dai valori trasmessi" da un genere musicale (il riferimento è al rap e alla trap) "che esalta la violenza, il sesso estremo, l'esigenza di prevalere" sugli altri. (BergamoNews.it)
Il trasferimento è pertanto motivato da ragioni di incolumità . Mousse Sangare sarà trasferito dal carcere di Bergamo in un’altra struttura. (Il Fatto Quotidiano)
È in carcere davanti al gip Raffaella Mascarino, che lo interroga per la convalida del fermo, e al pm Emanuele Marchisio, che lo accusa di omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi. Moussa Sangare risponde «yeah» alle prime domande sulla sua identità. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)