GP Bahrain, McLaren profeta in “patria”: caduto il tabù di Sakhir

GP Bahrain, McLaren profeta in “patria”: caduto il tabù di Sakhir
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Autosprint SPORT

A voler andare oltre la classifica ed i freddi numeri, questa è una vittoria piena di significato. Non solo perché, romanticamente, con il quarto successo in carriera Oscar Piastri eguaglia il fondatore, Bruce McLaren, ma perché la stessa McLaren è riuscita a vincere in una pista per lei storicamente stregata, seppure vi sia fondamentalmente legata: il fondo sovrano del Bahrain ha una quota nel team di Woking, per cui si può parlare a tutti gli effetti di vittoria “in casa”. (Autosprint)

Ne parlano anche altri giornali

Un anno fa il fondo sovrano toglieva la McLaren dai pasticci: allora i due stessi piloti attuali finirono sesto e ottavo. Secondo sotto la bandiera a scacchi Russell, in attesa di eventuali sanzione (forse ha fatto il furbo attivando il Drs anche al di fuori del ‘secondo di gap’ previsto dal regolamento), poi Norris e Leclerc. (Il Sole 24 ORE)

Chissà se alle orecchie di Oscar Piastri qualcuno avrà sussurrato che solo campioni del mondo hanno vinto il loro 50^ Gp in carriera come è successo a lui. (Sky Sport)

Gli altri indietro a lottare furiosamente tra loro, “Ice” Piastri davanti col suo passo senza tentennamenti. Oscar Piastri, australiano di lontane origini toscane, ha dominato il Gran Premio del Bahrein alla maniera dei veri campioni: pole position, partenza perfetta, ripartenza altrettanto ineccepibile dopo la Safety Car, un ritmo impressionante senza mai commettere errori. (FormulaPassion)

Dove vedere il Gp del Bahrain di F1 in tv e streaming: il programma e gli orari

Colpo di Scena nel Dating Show (SofiaOggi.com)

McLaren e Ferrari luci e ombre nelle qualifiche del Gran Premio del Bahrain. (RaiNews)

Adesso Lando Norris (McLaren) comanda la classifica generale con un solo punto di vantaggio sul pluricampione Max Verstappen, secondo con la Red Bull a quota 61. Conquistato il primo successo stagionale, il pilota olandese non vuole fermarsi, ma le papaya car restano favorite. (Corriere della Sera)