Evgeny Savostianov, ex capo del Kgb di Mosca: «Putin accetterà la tregua a obiettivi raggiunti. L'Europa non si rende conto del rischio che corre»
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Nella sua vita precedente, Evgeny Savostianov faceva questo. «Analizzavo, studiavo documenti, facevo previsioni». Che fosse a capo del Kgb di Mosca, o dentro qualche ministero prima sotto Boris Eltsin e poi Vladimir Putin, il suo mestiere è sempre stato uno solo. Vive all’estero dal 2023, come conseguenza del suo no all’Operazione militare speciale che lo ha trasformato in «agente straniero». In virtù del suo passato, gli era stato concesso di restare a casa. (Corriere della Sera)
Su altre fonti
Parla chiaro il comunicato del ministero degli Esteri russo dopo un incontro a livello di viceministri fra il russo Galuzin e il cinese Liu Bin. La Russia conferma la «disponibilità verso iniziative di pace realistiche e proposte di mediazione che tengano conto degli interessi russi». (Il Messaggero)
Le principali, tra queste motivazioni strategiche profonde, contemplano un potenziale mancato riconoscimento formale dei territori già annessi, come il Donbass e la possibilità che il Paese avversario aderisca alla Nato. (ByoBlu)
La Camera di Commercio Frosinone Latina e l’Azienda Speciale Informare, in collaborazione con Touring Club Italiano, hanno presentato ieri, 2 aprile, le attività di valorizzazione del Cammino della Regina Camilla, all’interno del Programma Cammini e Percorsi Touring. (Frosinone News)
Precedentemente la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, aveva definito il tycoon "frustrato" sia con Putin sia con Zelensky. (Tgcom24)
Il viceministro degli Esteri russo giudica insoddisfacenti le proposte americane sulla tregua in Ucraina, ma continuano i contatti con Washington. Il negoziatore russo Kirill Dmitriev incontrerà l'inviato speciale di Donald Trump, Steve Witkoff, a Washington. (RaiNews)
Il presidente russo Vladimir Putin rimane aperto a negoziati di pace con l'Ucraina, ma Kiev ha mostrato una assoluta riluttanza a seguire la stessa strada. È la considerazione fatta dal portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, secondo il quale il fatto che la Russia, d'accordo con la parte americana, abbia annunciato che avrebbe aderito a una moratoria temporanea sugli attacchi alle infrastrutture energetiche è la prova più eloquente della volontà di Mosca di pervenire alla pace. (Il Sole 24 ORE)