Consiglio d’Europa boccia l’Italia: “Non garantite parità sul lavoro e giusta retribuzione a donne”

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L’Italia non ha messo in campo misure per le pari opportunità sul luogo di lavoro e non garantisce una pari retribuzione alle donne.

Bocciatura per tutti gli altri, a partire dall’Italia, che “non ha rispettato l’obbligo di adottare misure per promuovere il diritto alle pari opportunità delle donne nel mercato del lavoro”.

“I governi europei devono intensificare urgentemente gli sforzi per garantire pari opportunità professionali”, afferma Marija Pejcinovic Buric, segretario generale del Consiglio d’Europa. (Fanpage.it)

La notizia riportata su altre testate

La difficoltà di conciliare lavoro e figli. Quello della parità retributiva non è il solo problema per le donne nel mercato del lavori. Lo sottolinea il Comitato europeo dei diritti sociali (Ceds) del Consiglio d’Europa esprimendosi sul reclamo presentato dall'ong University Women of Europe. (Il Sole 24 ORE)

Un rimprovero che non ha un valore legale, ma che denuncia grandi ritardi del paese sul fronte dell’uguaglianza di genere. Eppure, sono meno le donne a ricoprire posizioni apicali in Italia – il Parlamento è uno specchio del Paese in questo senso – e, generalmente, le donne guadagnano di meno degli uomini e trovano lavoro meno facilmente. (Open)

Ma questo aspetto da solo non basta a cambiare la situazione, ha sottolineato Strasburgo, e deve essere accompagnato da politiche e misure per facilitare il raggiungimento della parità tra donne e uomini. (la Repubblica)

Infatti il comitato ritiene che solo la Svezia, il Belgio e Cipro abbiano fatto progressi misurabili nella promozione della pari retribuzione. La parità tra uomo e donna sul luogo di lavoro è purtroppo ancora lontana in gran parte dell'Ue, Italia compresa. (EuropaToday)

«L'Italia non ha rispettato l'obbligo di adottare misure per promuovere il diritto alle pari opportunità delle donne nel mercato del lavoro». Secondo Strasburgo «l'Italia ha violato i diritti delle donne perché ha fatto insufficienti progressi misurabili nel promuovere uguali opportunità per quanto concerne una pari retribuzione». (Il Messaggero)

Oltre all'Italia sono stati esaminati dal Ceds anche altri 14 Paesi e solo la Svezia non ha evidenziato criticità. A sottolinearlo è il Comitato europeo dei diritti sociali (Ceds) del Consiglio d'Europa, che si è espresso sul reclamo presentato dall'Ong University Women of Europe. (Sky Tg24 )