Unicredit-Mps, l’operazione agita la maggioranza. Franco mercoledì in Parlamento

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

L’operazione agita la maggioranza e mercoledì il ministro dell’Economia Daniele Franco riferirà in Parlamento.

Il deputato del Pd di Siena (Padoan) si è dimesso per andare a fare. il presidente di UniCredit.

Polemiche riaccese da ultimo da Matteo Salvini che ha puntato il dito contro il Pd: «Mps è sopravvissuta alle guerre, rischia di non sopravvivere ai Dem - ha attaccato il leader della Lega -. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre testate

Dato che sia il PD, sia la Lega, sia i 5 Stelle sono nel Governo, si presume che le loro posizioni siano condizionanti e non subalterne." Altri “latitano”, sapendo di non essere stati e di essere meno che mai oggi, possibili interlocutori, come forse non lo è più neppure Giani. (SienaFree.it)

Quanto all'ipotesi che sia la commissione d'inchiesta sulle Banche ad audire Franco, fonti parlamentari osservano che «deve indagare sul passato, non sul futuro» E sul punto la Lega chiederà al governo, in occasione del prossimo question time, chiarezza su cifre e trasparenza del negoziato. (Liberoquotidiano.it)

L’operazione eventuale che Unicredit sta discutendo con il Tesoro non è ancora stata formalizzata a Bruxelles. È per questo motivo che a Bruxelles l’opzione di spezzettare l’istituto senese tra più acquirenti non è per niente scartata. (L'HuffPost)

E il Cet 1 ratio al 6,6% sarebbe" comunque ben al di sotto di quello italiano (8,6%) e comunitario (10,2%). Dopo il test, concluso comunque positivamente per il sistema, il vicepresidente della Banca centrale europea, Luis de Guindos, ha definito le banche europee "robuste e resilienti" (Milano Finanza)

Bragantini è stato commissario Consob e anche vicepresidente della Banca Popolare di Vicenza tra il 2016 e il 2017, dopo la gestione Zonin e prima della vendita a Intesa Anche di questo verrà chiesto conto al Ministero dell’Economia Daniele Franco, che riferirà alle commissioni Finanze di Camera e Senato mercoledì. (Sky Tg24 )

“Sono circa tre mesi che abbiamo chiesto un incontro al Ministero – spiega Di Marcello – Lunedì scorso abbiamo fatto un presidio a Roma sotto la sede del Mef L’impatto delle decisioni potrebbe essere molto pesante non solo per i lavoratori, ma anche per la città di Siena stessa. (RadioSienaTv)