Serbia: la gioventù in piazza

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Da qualche settimana la Serbia sta vivendo un moto di proteste popolari, che ha portato martedì scorso alle dimissioni del primo ministro Milos Vucevic. Tutto è partito a novembre dalla richiesta degli studenti di maggiore trasparenza sul crollo di una pensilina alla stazione di Novi Sad, crollo che aveva causato 15 vittime. Le manifestazioni si sono poi allargate, coinvolgendo sempre più persone, alimentate dal malcontento generale contro le politiche del presidente Aleksander Vucic e contro la corruzione, con la richiesta di profonde riforme nel sistema statale. (RSI Radiotelevisione svizzera)
Ne parlano anche altri giornali
Serbia, marcia di protesta da Belgrado a Novi Sad: studenti si accampano nello stadio di Indjija 31 gennaio 2025 (Il Sole 24 ORE)
PUBBLICITÀ La marcia dalla capitale Belgrado alla città settentrionale di Novi Sad fa parte delle manifestazioni lanciate dagli studenti universitari di tutta la Serbia per chiedere conto della morte di 15 persone nel crollo di una tettoia della stazione ferroviaria lo scorso novembre (Euronews Italiano)
Sono arrivati a Novi Sad, in Serbia, i centinaia di studenti partiti da Belgrado in una marcia di protesta lunga 80 chilometri contro il governo del presidente Vucic, dopo il crollo della stazione ferroviaria in cui sono morte 15 persone il primo novembre. (LAPRESSE)

Gli studenti in marcia chiedono giustizia per le 15 vittime del crollo alla stazione di Novi Sad. A Belgrado auto sulla folla: due feriti lievi Le proteste in Serbia stanno scatenando periodici episodi di intolleranza. (Euronews Italiano)
Il blocco di uno dei tre si prolungherà fino a domenica. Sabato gli studenti serbi hanno guidato manifestazioni di massa, bloccando tre ponti sul Danubio nella città di Novi Sad, in Serbia, in occasione dei tre mesi trascorsi dal crollo di una tettoia di cemento della stazione ferroviaria, che ha causato la morte di 15 persone. (LAPRESSE)