Trump e Harris, le elezioni Usa e la guerra in Ucraina
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A due settimane dalle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, Kamala Harris e Donald Trump stanno intensificando le loro campagne elettorali nei sette stati in bilico, cercando di conquistare gli ultimi indecisi. La vicepresidente Harris, accompagnata dall'ex deputata repubblicana Liz Cheney, sta visitando la Rust Belt, con tappe in Pennsylvania, Michigan e Wisconsin, per corteggiare i moderati dei sobborghi urbani. Nel frattempo, Trump è sbarcato in North Carolina, una delle città più colpite dall'uragano Helene, attaccando la sua rivale per fare campagna con un "falco guerrafondaio", ovvero la figlia dell'ex vicepresidente americano.
La guerra tra Russia e Ucraina, che si avvicina al suo 33° mese, è uno dei temi centrali di queste elezioni. Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, l'esito del conflitto potrebbe dipendere dal risultato delle elezioni americane. Zelensky ha recentemente dichiarato che i negoziati con la Russia potrebbero essere influenzati dal voto negli Stati Uniti, sottolineando l'importanza del prossimo presidente americano per il futuro della guerra.
Le forze ucraine stanno avanzando lentamente nell'oblast russo di Kursk, mentre le forze russe continuano a colpire Kyiv e Odesa con attacchi missilistici. Gli scontri sul campo di battaglia sono intensi, con le forze ucraine che infliggono pesanti perdite ai russi nel Donbas. Nel frattempo, i droni ucraini colpiscono arsenali e depositi di petrolio russi, e gli scambi di prigionieri di guerra continuano, con gli Emirati Arabi Uniti che svolgono il ruolo di intermediari.
In questo contesto, l'ex deputato ucraino Oleg Tsarev ha affermato che l'Ucraina dispone delle conoscenze scientifiche e del materiale fissile necessario, in particolare plutonio-239, per sviluppare armi nucleari in tempi relativamente brevi.