Gimbe: “In questa fase dell’epidemia per under 50 i rischi di AstraZeneca e J&J superano i benefici”

Fanpage.it SALUTE

È il quadro fotografato dalla fondazione Gimbe nel suo monitoraggio sull'andamento della situazione epidemiologica.

Sono gli effetti della campagna vaccinale, che ora non può in alcun modo rallentare.

Al 9 giugno, sottolinea Gimbe, risultano consegnate 42.383.709 dosi, cioè il 55,6% di quelle previste per il 1° semestre 2021.

L'83% di over 60 ha ricevuto almeno la prima dose, anche se pure in questo caso continuano a persistere importanti differenze regionali

Continuano a calare i nuovi casi di coronavirus e i decessi collegati all'infezione. (Fanpage.it)

La notizia riportata su altre testate

"Se da un lato non bisogna rallentare il ritmo della campagna vaccinale – conclude Cartabellotta – è indispensabile massimizzarne i benefici e minimizzarne i rischi, evitando al contempo di compromettere definitivamente la fiducia per i vaccini a vettore virale (AstraZeneca e Johnson&Johnson). (Telenord)

Direi assolutamente no sotto i 40 anni ma probabilmente anche sotto i 50”. “Se oggi ci sono più dosi di vaccino di altro tipo e la circolazione è bassa non prendiamo rischi” (LaPresse)

E' il dato relativo agli ultimi due mesi in Italia, come riferisce la Fondazione GIMBE, a conferma di un trend dell'epidemia che sembra decisamente volgere verso il meglio, grazie anche alla campagna vaccinale sempre più massiccia. (AGI - Agenzia Italia)

Nelle ultime 4 settimane il numero di persone testate settimanalmente si è ridotto del 28,3%, scendendo da 2.614.808 a 1.875.575. Tuttavia, resta ancora ampia la platea di over 60 ancora in attesa della prima dose (FoggiaToday)

. Attesa per oggi una nuova pronuncia del Cts sull’uso di AstraZeneca e J&J. AstraZeneca, nessun passo indietro della Regione Calabria Continuano a migliorare i dati relativi all'emergenza Covid in Calabria e nel resto del Paese. (LaC news24)

Un netto miglioramento dovuto anche alla campagna vaccinale che negli ultimi giorni ha raggiunto i 40 milioni di dosi somministrate. In calo anche i casi attualmente positivi (181.726 vs 225.751), le persone in isolamento domiciliare (176.353 vs 218.570), i ricoveri con sintomi (4.685 vs 6.192) e le terapie intensive (688 vs 989). (La Stampa)