Il terapista di Fagioli contro Abodi: "Via dalla Nazionale chi scommette? Clamorosa ipocrisia"

Il terapista di Fagioli contro Abodi: Via dalla Nazionale chi scommette? Clamorosa ipocrisia
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E' arrivata immediata, e pesante, la risposta di Paolo Jarre, terapista di Nicolò Fagioli, al ministro Andrea Abodi, che ha prospettato di negare la Nazionale a chi scommette. "E' clamoroso, scandaloso, che il ministro dello Sport Abodi faccia una reprimenda morale ai ragazzi sportivi professionisti che giocano d'azzardo e negli stessi giorni si faccia promotore dell'abolizione del sacrosanto divieto di pubblicità che era stato sancito dal decreto dignità del 2018. (Sportmediaset)

Su altre testate

Con il passare dei giorni il nuovo caso scommesse che ha coinvolto 12 giocatori di Serie A si arricchisce di dettagli e di particolari che testimoniamo come le puntate fossero moto alte e continue e dalle chat, sottolineano i finanzieri della sezione di pg della Procura di Milano, "si evince l’entità delle somme di denaro incassate abitualmente da De Giacomo". (SportMediaset)

Da Ford Fiesta e Renault Clio a Porsche Cayenne, Ferrari Portofino e Lamborghini Huracan in un giro d'orologio. (La Gazzetta dello Sport)

Parole che gettano luce ulteriore, sull'immagine diventata - ormai da mesi - il simbolo del calvario che ha attraversato il centrocampista ora alla Fiorentina. (RaiNews)

Genova, scommesse clandestine e usura ai giocatori indebitati, Dda chiede 31 anni per i boss della gang

Lo scrive Nicolò Fagioli, nel post in cui interviene sugli sviluppi del caso scommesse . “Avevo 19 anni all’epoca dei fatti e la ludopatia aveva preso il sopravvento su di me. (Il Sole 24 ORE)

Le scommesse viaggiavano come se in ballo ci fossero soldi del monopoli, su qualsiasi sfida, dal basket al tennis; tant’è che, a un certo punto, Tommaso De Giacomo, uno degli indagati, si lamenta con Fagioli delle puntate di Bellanova: «Nico, c’è Raoul che rompe... (Corriere Torino)

È la richiesta di condanna complessiva emessa dal sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia, Federico Manotti, nel processo che vede alla sbarra - con il rito immediato - Roberto (detto Chicco) Sechi, Giovanni Bizzarro e Fabio Praticò. (Il Giornale d'Italia)