Toccafondi: “Bene lo Ius scholae. Questi ragazzi sono i nuovi italiani. Serve più realismo e meno ideologia”

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
La Repubblica Firenze.it INTERNO

Gabriele Toccafondi, lei è stato sottosegretario al Ministero dell’Istruzione per cinque anni, adesso è consigliere comunale a Sesto Fiorentino ed elemento di spicco di Italia Viva a Firenze. Durante la sua carriera politica si è occupato molto di scuola. Cosa pensa dello Ius scholae? «Tutto il bene possibile. Perché bisogna vedere la realtà per quella che è e non con ideologia. Bisogna pensare … (La Repubblica Firenze.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

L’obiettivo è completare il testo entro la fine del mese, come fatto sapere da fonti dello stesso partito. (LA NOTIZIA)

Pensioni minime sopra i 600 euro» Antonio Tajani, vicepremier e leader azzurro, non ha intenzione di fare passi indietro. Parliamo dello Ius Scholae, la legge sulla cittadinanza che ora divide la maggioranza e fa sguainare le spade a Lega e Forza Italia. (ilmessaggero.it)

L'obiettivo dei forzisti è completarla entro la fine del mese. Almeno è quanto annunciato dall'Ansa, che ha interpellato alcune fonti autorevoli di Forza Italia. (Liberoquotidiano.it)

Antonio Tajani ha trasmesso l’input ai capigruppo di Camera e Senato di Forza Italia di iniziare a lavorare su una proposta organica sullo ius scholae che dovrebbe essere completata entro fine mese. Lo riporta l’Ansa, citando fonti forziste. (Lettera43)

Trattasi di soggetti ben indottrinati dai complottisti della Sostituzione che impazzano su siti e blog di estrema destra, gli stessi che alimentano il consenso elettorale di politicanti da strapazzo che puntano solo a raccattare voti alle prossime elezioni e perciò respingono l'idea di dare finalmente a questi ragazzi di seconda generazione, dopo anni ed anni di studi con esito positivo fianco a fianco dei nostri figli parlando la stessa lingua con inflessione dialettale, gli stessi diritti dei loro coetanei autoctoni e così farli sentire a casa loro e non più marginalizzati in quanto figli di immigrati, nell'interesse di tutti, nostro e loro. (Gazzetta di Parma)

Durante l’estate si è tornati a parlare di un possibile cambiamento della legge sulla cittadinanza, per concederla a chi è nato in Italia da genitori stranieri o a chi vi ha frequentato un ciclo scolastico. (Lavoce.info)