Pillola anti-Covid, in arrivo i farmaci di Merck e Pfizer: come funzionano e le differenze

Sky Tg24 INTERNO

IPA/Fotogramma. È intervenuto anche il virologo Fabrizio Pregliasco, docente alla Statale di Milano.

Le pillole anti-Covid rappresentano "finalmente una strategia terapeutica antivirale reale.

Anche lui ribadisce: "Non è uno strumento sostitutivo della vaccinazione”

Per dicembre credo che dovremmo averle e potranno rivelarsi armi utili a contrastare questo colpo di coda" del virus, dice.

Rappresentano, aggiunge, "un'arma nuova che finora non avevamo. (Sky Tg24)

La notizia riportata su altri giornali

Come riporta oggi il Corriere del Ticino, su raccomandazione della Task Force scientifica contro il covid, l’Ufficio federale della sanità pubblica ha stipulato un cntratto con l’azienda svizzera Merck per la fornitura di un massimo di 8640 confezioni di Molnupiravir. (QuiComo)

Il farmaco, che potrebbe essere disponibile tra poche settimane, dovrà essere presa due volte al giorno per cinque giorni nella cura della malattia. La terapia deve iniziare entro cinque giorni dai primi sintomi (Nurse Times)

Il medicamento orale, considerato promettente contro il coronavirus, dovrebbe essere disponibile al più tardi entro gennaio 2022. In Svizzera la pillola anti-COVID non è ancora stata omologata. (Corriere del Ticino)

La fornitura prevede un massimo di 8.640 confezioni del farmaco. Un’arma efficace in più nella lotta al coronavirus. (Corriere del Ticino)

Su raccomandazione della Science Task Force Covid-19, l’Ufficio federale della sanità pubblica ha stipulato un contratto per un massimo di 8640 confezioni di Molnupiravir, medicamento antivirale per il trattamento della COVID-19. (Ticinonews.ch)

"Con questo contratto, la Confederazione si assicura un altro promettente medicamento, oltre agli anticorpi monoclonali Casirivimab/Imdevimab e Sotrovimab già disponibili. Il contratto è stato stipulato con l’azienda svizzera MSD Merck Sharp & Dohme AG. (RSI.ch Informazione)