Spazio extrasolare, sensazionale scoperta di esoluna grande come Nettuno

DOV'É E COME É FATTA. É a 6.000 anni luce dalla Terra, è a prevalente stato gassoso, è grande poco meno di Nettuno e orbita attorno ad un pianeta delle dimensioni circa di Giove.

Il team che l'ha scoperta, tuttavia, è certo che il calo di luce generato dalla possibile esoluna sia iniziato prima che il pianeta passasse davanti alla stella

Più probabile invece che sia stata catturata nella violenza della formazione dei sistemi planetari, esattamente come Nettuno ha fatto con Tritone. (HDblog)

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Questa è stata seguita da una ricerca di pianeti che mostrassero la massima somiglianza possibile con la Terra. Non molto tempo fa, gli scienziati hanno annunciato con orgoglio per la prima volta di aver scoperto un pianeta al di fuori del nostro sistema solare, chiamato pianeti esterni. (TGcomnews24)

La scoperta, però, verrà confermata solo dopo la verifica dai telescopi spaziali Hubble o James Webb (lanciato il 25 dicembre 2021). Una luna gigante, con un raggio di 2,6 volte più grande di quella della Terra e probabilmente di natura gassosa e non rocciosa. (Il Fatto Quotidiano)

È il secondo corpo extraterrestre scoperto che potrebbe essere una luna esotica o una luna al di fuori del nostro sistema solare. Gli astronomi hanno determinato con successo le posizioni degli esopianeti attorno alle stelle al di fuori del nostro sistema solare, ma le esolune sono difficili da localizzare a causa delle loro piccole dimensioni. (Buzznews portale di notizie)

– La prima luna in un altro sistema solare? Un team di ricerca svizzero ha rintracciato una luna inaspettatamente grande in un lontano sistema solare in orbita attorno a un esopianeta. (SapereFood)

Condividi l'articolo: Anni di ricerche e una luce fievole ma ricca di aspettative ed ecco l’esoluna palesarsi. (Tiburno.tv)

Un probabile satellite è stato individuato dagli astronomi non lontano dal pianeta gigante gassoso Kepler 1708b, a circa 5.500 anni luce dal nostro pianeta. È 2,6 volte la Terra. La somiglianza non è casuale, spiega uno degli autori dello studio, David Kipping. (Scienzenotizie.it)