Il richiamo Ue alla Polonia: “Rispettate il mandato di arresto per Netanyahu”
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PARIGI — L’Europa litiga su una possibile presenza di Benjamin Netanyahu ad Auschwitz. Diventa un caso politico l’ipotesi di un viaggio in Polonia il 27 gennaio, per gli ottant’anni della liberazione del campo di concentramento, con il rischio di vedere il premier israeliano arrestato in virtù del mandato di cattura emesso dalla Corte Penale Internazionale. Dopo che il presidente polacco Andrzej … (la Repubblica)
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Il Palazzo ha ufficializzato il viaggio del Sovrano, il primo all'estero del 2025. Re Carlo andrà in visita al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau in Polonia il prossimo 27 gennaio, in occasione dell'ottantesimo anniversario della liberazione. (DiLei)
Perciò colpisce, ma in fondo non sorprende, l’inedita scelta compiuta dal direttore del Memoriale e museo di Auschwitz Birkenau, Piotr Cywiński: "Quest’anno – ha detto in un’intervista al quotidiano The Guardian – non ci saranno discorsi politici". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
«Non ci saranno discorsi politici», ha detto Piotr Cywiński, direttore del memoriale e museo di Auschwitz-Birkenau, in un'intervista, «Vogliamo concentrarci sugli ultimi sopravvissuti che sono tra noi e sulla loro storia, il loro dolore, il loro trauma e il loro modo di offrirci alcuni difficili obblighi morali per il presente». (Vanity Fair Italia)
Benjamin Netanyahu, capo del governo israeliano, ha sulla coscienza lo sterminio dal 7 ottobre del 2023, secondo le cifre ufficiali, di circa 47mila palestinesi, in gran parte civili. Secondo le stime della prestigiosa rivista scientifica Lancet, calcolate sulle rilevazioni fino al 30 giugno 2024 e sulla loro proiezione, la stima attuale sale fino a circa 70mila. (il manifesto)
In vista del 27 gennaio si profila un nuovo aumento della tensione all’interno dell’Unione Europea tra le istituzioni comunitarie e uno dei paesi del blocco est. (Il Fatto Quotidiano)
Il 27 gennaio il premier israeliano Benjamin Netanyahu non potrà probabilmente partecipare, in Polonia, alle cerimonie per l'ottantesimo Anniversario della Liberazione dei superstiti del campo di sterminio di Auschwitz/Birkenau, perché rischierebbe di essere arrestato con l'accusa di crimini di guerra emessa dal Tribunale internazionale dell'Aja (non riconosciuto da Russia, Usa, Cina, Israele, Corea del Nord... (Gariwo, la foresta dei Giusti)