Mentre il mondo trema, l’Europa se la prende con i migranti

Articolo Precedente
Articolo Successivo
Stamattina dunque, mentre la diserzione americana dall’occidente trascina il mondo nelle polveri di una guerra per ora fortunatamente solo commerciale, la presidente Ursula von der Leyen presenta a Strasburgo l’«ambiziosa» proposta di un «sistema veramente europeo per facilitare i rimpatri di cittadini di Paesi Terzi senza diritto di soggiorno». Quell’Unione cioè, che non riesce a immaginare una … (La Stampa)
Su altri media
I dettagli li ha anticipati la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa di ieri sui primi cento giorni di mandato. La Commissione europea presenterà martedì 11 marzo la proposta per un nuovo approccio europeo sui migranti. (Italia Oggi)
Era uno dei «pezzi mancanti» del Patto immigrazione e asilo, come lo aveva definito il commissario all’Immigrazione Magnus Brunner, un vuoto che – in linea con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen – l’austriaco aveva promesso di voler colmare quanto prima. (il manifesto)
La notizia ormai è ufficiale: la Commissione europea si appresta a presentare la nuova proposta di regolamento sui rimpatri dei migranti. Una mossa che va a premiare e a fornire un assist fondamentale al governo italiano, con l'adozione di quella linea dura più volte invocata dai Paesi maggiormente esposti sulle frontiere esterne, Italia in primis. (il Giornale)

Un’Europa allo sbando si ricompatta nel varare nuove regole contro i migranti. La Commissione propone un ordine di rimpatrio europeo e per chi sgarra il divieto di ingresso per 10 anni. Senza escludere l’ipotesi di hub nei paesi terzi (il manifesto)
La base storce il naso, malumori pure nella Cgil. Il Pd va alla manifestazione pro Europa con una linea ambigua: sì alle spese per la Difesa, ma solo se ci fosse un esercito comune. (La Verità)
Il nuovo regolamento europeo sui rimpatri, atteso per martedì, introduce un “ordine di rimpatri europeo” che uniformerà le decisioni dei 27 Stati membri, garantendo maggiore chiarezza nell’intera Unione. (la VOCE del TRENTINO)