Utoya, dieci anni dopo la strage non c'è il memoriale

Avvenire ESTERI

Sull’isola di Utoya, invece, un cilindro metallico sospeso tra gli alberi porta incisi i nomi delle vittime

Il locale che ospitava caffè in cui furono uccise 13 delle 69 vittime, sull'isola norvegese di Utoya.

La commemorazione in occasione del decennale avrebbe dovuto svolgersi dalle 15.25 di oggi, momento in cui il sole avrebbe illuminato la prima di 77 colonne di bronzo davanti all’isola, fuori dalla capitale. (Avvenire)

La notizia riportata su altri media

Il suo obiettivo era, disse, “salvare la Norvegia e l’Europa occidentale dalla minaccia marxista e musulmana”. Alle 19, le campane del municipio di Oslo suoneranno 77 volte, in rintocco per ogni vita spezzata durante l’attacco (EuropaToday)

Qualche anno, però, fa ignoti vandali simpatizzanti di Breivik la imbrattarono spruzzandoci sopra una svastica con la vernice spray nera. A mezzogiorno le campane di tutte le chiese del Paese hanno risuonato oggi in ricordo delle vittime. (Vatican News)

In Norvegia la differenza, rispetto al passato, è che i sopravvissuti si stanno facendo sentire con più forza, dopo anni di relativo silenzio. Borchgrevink da anni è membro del Norwegian Helsinki Committee, un’organizzazione che lavora per il rispetto dei diritti umani (https://www. (L'HuffPost)

Così può essere riutilizzato da quella “destra degli dei” che, tra Alain de Benoist e Renaud Camus, rilancia oggi la rivoluzione conservatrice Così anche in tribunale, mano tesa, riso spudorato e proclami minacciosi, questo gelido massacratore ha potuto autocelebrarsi come il sovrano dell’orrore. (L'Espresso)

Il 22 luglio ricorre il decimo anniversario degli attentati in Norvegia, nei quali persero la vita 77 persone. Due ore dopo, si consuma il massacro in un campus giovanile del Partito laburista sull’isola di Utoya: si contano 69 morti e 110 feriti. (Corriere TV)

Una ferita sempre aperta. A distanza di 10 anni, Utoya è una ferita ancora aperta, con una generazione di trentenni segnata dal trauma collettivo. Inizialmente ritenuto affetto da schizofrenia paranoide, Breivik è stato dichiarato "sano di mente e quindi penalmente responsabile" da una controperizia. (Sky Tg24 )