Editoria B2B analizzata: dai ricavi ai social, fino al programmatic

Draft.it ECONOMIA

Ma entrando più nel dettaglio emerge come il presidio sui social degli editori sia consolidato, dato quasi per scontato, evidenziando come si sia verificata una concentrazione su pochi social network.

Grazie ai dati ANES delineiamo come è indirizzato il business dell’editoria di settore: l'editoria b2b vista dal posizionamento ai ricavi.

Le DEM risultano però un forte punto di contatto con i lettori ed una preziosa fonte di ricavi. (Draft.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Dall’indagine è emerso che un’azienda su 3 ha una struttura dei ricavi digitali slegata dal business tradizionale e che un’azienda su 5 ha un business digitale che potrebbe fare a meno del tradizionale. (Engage)

Ciononostante i bilanci restano in rosso per cinque editori su sette. Migliorano i ricavi da diffusione digitale che sono più che raddoppiati in ultimi cinque anni. (Il Fatto Quotidiano)

Buone notizie sul versante redditività industriale che segna mediamente un netto miglioramento: ebit margin 5,7% nel 2018 rispetto allo 0,3% del 2014. Anche nel 2018 il giro d’affari mondiale è risultato in diminuzione, attestandosi a 111 miliardi di euro complessivi,-3,4% rispetto al 2017 e -13,2% sul 2014. (Primaonline)

A fotografare il settore editoriale è l’annuale studio di R&S Mediobanca che non manca di focalizzarsi sull’andamento dell’Italia. Per quanto rappresentino ancora una parte minima (il 3,7%) del giro d’affari dell’editoria, i ricavi da diffusione digitale hanno segnato i maggiori incrementi (+14,2% nel 2018 e +104,5% nel quinquennio) così come quelli da pubblicità digitale (+5,3% e +24,8%) contro i dati per la stampa cartacea: ricavi da diffusione (-2,5% e -7,4%) e da pubblicità (-8% e -28,9%). (L'HuffPost)