Tim, l'anomalia che imbarazza Consob
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Un blocco anomalo da un paio d'anni tiene in scacco le azioni di Tim e i suoi 242mila soci. Malgrado il balzo di ieri (+4% a 0,253 euro), il titolo della società staziona largamente sotto i valori che secondo gran parte degli analisti le renderebbero giustizia. Altrettanto misterioso è il fatto che, nonostante le numerose notizie positive che si sono alternate dal closing per la cessione della rete in poi, il grafico di Borsa della prima telco italiana somigli a un alternarsi perpetuo di strappi al rialzo e brusche correzioni senza apparenti motivazioni. (il Giornale)
Su altri media
Il via libera dovrebbe arrivare entro fine mese, se non altro perché l’offerta da 700 milioni di euro del Mef e di Retelit scade il prossimo 27 gennaio. Quanto basta per gonfiare le vele dell’ex monopolista in Borsa, dove il titolo ha chiuso con un rialzo del 3,77%. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Fincantieri Banco BPM (LA STAMPA Finanza)
Il prossimo mese sarù caldo: il 15 gennaio la discussione, il 22 è attesa la delibera. Il 12 febbraio il board varerà il nuovo piano industriale: focus sul dividendo (Milano Finanza)
Telecom Italia torna sotto i riflettori in questo primo scorcio di 2025. Il mese di gennaio è iniziato bene per Tim che è nelle fila dei maggiori rialzi da inizio mese del Ftse Mib. (Finanzaonline)
L’obiettivo è anticipare la vendita della società di cavi sottomarini, la cui offerta ha validità fino al 27. Due consigli di Tim, a distanza di una settimana, per chiudere, in anticipo, la vendita (700 milioni) di Sparkle alla cordata formata dal Mef (70%) e Retelit (30%). (ilmessaggero.it)
FTSE MIB (34.900 punti, +0,3%). Inizio d'anno positivo, ma il quadro ancora non muta: dallo scorso marzo, il Ftse Mib consolida nella fascia 32.500/33.000 - 34.900/35.500 punti, con uno spike fulmineo fino a 30.652 punti, di cui non si può scongiurare un riavvicinamento. (Websim)