Migranti picchiati dalla guardia costiera libica: ma Draghi aveva lodato Tripoli per i salvataggi

Il Riformista INTERNO

Sono immagini eloquenti quelle pubblicate in un video dalla Ong tedesca Sea Watch, che ha documentato in un video un intervento nel Mediterraneo svoltosi sotto gli occhi dell’equipaggio della Sea Watch 4.

Sul caso denunciato da Sea Watch è intervenuta anche l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), spiegando che “circa 340 rifugiati e migranti sono stati rimpatriati a Tripoli dalla Guardia costiera libica”

Quanto al video pubblicato da Sea Watch, nel filmato si vede chiaramente il ‘tender’ di una motovedetta libica che affianca un gommone in cui sono stipati in piena emergenza decine di migranti. (Il Riformista)

Se ne è parlato anche su altre testate

I migranti sarebbero stati inseguiti da una motovedetta e poi riportati indietro. "Questa mattina (ieri, ndr), Sea Watch4 ha visto la cosiddetta Guardia costiera libica picchiare le persone su un gommone - scrive l'ong -. (Today.it)

Il Comitato dei membri organizzatori, presieduto dal sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, ha, infatti, affidato ad Asset, agenzia della regione Puglia, tutta la parte esecutiva degli investimenti da realizzare entro il 2026, […] (Tarantini Time)

E arriva l’appello di Sos Mediterranee all’Europa: “Non può più rimanere inerte di fronte ai ricorrenti naufragi mentre accetta consapevolmente un sistema di abusi indicibili sostenendo i rimpatri forzati in Libia”, si legge in una nota In Italia nelle ultime ore sono stati oltre 1000 gli sbarchi a Lampedusa mentre la nave SeaWatch4 nel Mediterraneo segnala di avere a bordo oltre 400 persone. (LaPresse)

Oggi l'equipaggio di Sea Watch 4 ne è stato testimone e ha documentato i fatti con queste immagini» A denunciarli, postando un video su Twitter, è la Sea Watch. (La Stampa)

Persone in pericolo picchiate e costrette con la forza a tornare nell'inferno da cui fuggivano». «Ecco come si svolge un'intercettazione della cosiddetta guardia costiera libica. (ilmessaggero.it)

La denuncia dell’Ong tira poi in ballo anche l’Unione europea, rea, di “finanziare e sostenere la cosiddetta Guardia costiera libica” diventando così “complice di questo atto di violenza” Sono le immagini che l’Ong tedesca SeaWatch ha voluto mostrare, pubblicandole sui propri canali social. (Il Fatto Quotidiano)