Empoli-Parma 2-1: Fazzini e Anjorin decidono, ma la salvezza resta in bilico





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Redazione Sport
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Una partita che valeva doppio, quella disputata al Castellani tra Empoli e Parma, con i toscani che hanno ribaltato le previsioni e inflitto ai crociati una sconfitta pesante in chiave salvezza. Il 2-1 finale, maturato grazie alle reti di Fazzini e Anjorin – con Djuric capace solo di accorciare le distanze – ha ridato ossigeno alla squadra di Roberto D’Aversa, che ora si aggrappa a 28 punti, scavalcando Lecce e Venezia. Un risultato che, seppur non decisivo, riapre un campionato finora dominato dall’incertezza.
D’Aversa, in conferenza, non ha nascosto l’importanza del successo: «I ragazzi meritavano questa gioia dopo tante battaglie», ha detto il tecnico, sottolineando come l’Empoli abbia saputo reagire anche quando, dopo il pareggio avversario, il rischio di crollare era concreto. «Abbiamo avuto paura, ma poi siamo riusciti a riprenderci la partita con la giusta determinazione». Una vittoria che, però, non cancella i problemi: «Sarebbe un miracolo salvarci, ma continueremo a lottare».
Diverso l’umore nello spogliatoio del Parma, dove Cristian Chivu ha ammesso senza giri di parole le carenze della sua squadra. «Nel primo tempo sembravamo bambini contro adulti», ha dichiarato il tecnico rumeno, evidenziando come l’espulsione abbia condizionato il match. «Abbiamo pagato l’approccio sbagliato, poi abbiamo reagito, ma quel gol nel finale ci ha spezzato». Un’amara constatazione, quella di Chivu, che però tiene a precisare: «La salvezza è ancora nelle nostre mani, anche se avremmo potuto chiudere prima».
Intanto, tra le polemiche post-partita, spiccano le parole di Valenti Cherubini, dirigente del Parma, che ha voluto ribadire il legame con la Juventus nonostante le recenti tensioni. «Agnelli e Paratici restano parte della nostra storia», ha dichiarato, in un chiaro riferimento alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto i due ex dirigenti bianconeri. Un’affermazione che, al di là delle intenzioni, rischia di riaccendere polemiche in un momento già delicato per il club.