Porto Trieste, caos green pass: D'Agostino valuta le dimissioni

Telenord INTERNO

di Edoardo Cozza. Il porto di Trieste rischia di fermarsi: per ora nessun accordo, nessuna mediazione, con i lavoratori hanno annunciato il blocco totale delle operazioni e respinta anche l’ipotesi dei tamponi gratis auspicati dalla circolare del ministero dell’Interno.

“Venerdì guarderò la situazione e se il porto di Trieste non sarà governato dall’Autorità ma da altri, allora prenderò la decisione. (Telenord)

Ne parlano anche altre fonti

Non va meglio neanche tra i metalmeccanici dove, soltanto guardando al caso dell’ex Ilva di Taranto, su 8.200 dipendenti ben 1.600 non hanno ancora il Green Pass. L’entrata in vigore dell’obbligo di Green Pass su luogo di lavoro (leggi l’articolo) sarà un cambiamento enorme, che andrà a incidere direttamente sulla vita di 23 milioni di italiani. (LA NOTIZIA)

Per questo è stato convocato per domani un presidio all'ingresso del porto: "Dal 15 ottobre – recita una nota del sindacato USB – il Governo Draghi imporrà l'obbligo di green pass per tutte le categorie del pubblico e del privato. (Fanpage.it)

«Abbiamo già informato i lavoratori di Alpt che utilizzeremo fondi per rimborsare i lavoratori sprovvisti di Green pass vaccinale del costo del tampone Le posizioni dei lavoratori, le parole del Presidente, le dichiarazioni dei politici e le conseguenze economiche: ecco la questione blocco del Porto di Trieste e Green Pass spiegata bene. (Il Piccolo)

Non mi fermerei a quello di Genova, quasi tutti si fermeranno» dice Stefano Puzzer, portavoce dei portuali triestini. Trieste è il fronte più caldo della protesta, ma non si esclude che questa possa allargarsi in altri scali portuali. (Il Piccolo)

Una autentica lezione di sindacalismo, quello vero, quello che difende in modo autentico i lavoratori, organizza lotte, pianifica una azione di resistenza e di contrattacco di fronte ai diktat governativi, tanto che giustamente Puzzer etichetta come ‘criminale’ l’attuale green pass ammazzalavoro (La Voce Delle Voci)

Se il blocco sarà ad oltranza, e non solo venerdì, mi mancherà quella legittimazione che ritengo fondamentale per poter lavorare bene, non andrò che a sancire con una firma quello che decideranno loro”. (askanews)