Utoya, 10 anni dopo Breivik non si pente

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“Nessun rimorso”. “Non ha avuto esaurimenti nervosi, non ha espresso alcun rimorso, è orgoglioso di quello che ha fatto.

Lo stragista aveva fatto ricorso contro lo Stato norvegese a causa delle proprie condizioni carcerarie giudicate “disumane e umilianti” nel 2016 e in prima istanza il ricorso era stato parzialmente accolto, poi rigettato in appello l’anno dopo.

Ma l’icona del male che ha ispirato gli autori di tante stragi in giro per il mondo non si era dato per vinto. (Ticinonews.ch)

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Allo stesso tempo, per ogni nazione occorre una coerente identità nazionale Qualche anno, però, fa ignoti vandali simpatizzanti di Breivik la imbrattarono spruzzandoci sopra una svastica con la vernice spray nera. (Vatican News)

La perdita dell'innocenza. Il 22 luglio 2011 è il giorno in cui la Norvegia ha perso la sua innocenza, ma non i principi su cui si fonda. Una ferita sempre aperta. A distanza di 10 anni, Utoya è una ferita ancora aperta, con una generazione di trentenni segnata dal trauma collettivo. (Sky Tg24 )

A Christchurch, in Nuova Zelanda nel marzo del 2019, un giovane australiano spara in due moschee, 49 morti, 48 feriti. Poi con un Fiat Doblo si dirige a Utoya, dove si tiene un campeggio giovanile organizzato dal partito socialista (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Al campus, organizzato dalla Lega dei giovani lavoratori del Partito laburista, partecipano ragazzi tra i 10 e i 20 anni: perdono la vita 69 giovani, altri 110 rimangono feriti. Il 22 luglio ricorre il decimo anniversario degli attentati in Norvegia, nei quali persero la vita 77 persone. (Corriere TV)

Così anche in tribunale, mano tesa, riso spudorato e proclami minacciosi, questo gelido massacratore ha potuto autocelebrarsi come il sovrano dell’orrore. Anders Behring Breivik, l’assassino di Utøya, che per anni ha pianificato minuziosamente la strage, è stato riconosciuto «sano di mente e penalmente responsabile». (L'Espresso)

It has been 10 years since Breivik killed a total of 77 people in Oslo and on the island of Utøya In Norvegia la differenza, rispetto al passato, è che i sopravvissuti si stanno facendo sentire con più forza, dopo anni di relativo silenzio. (L'HuffPost)