Siria, accordo con i curdi per integrarli nello Stato. Damasco ferma le operazioni militari: «Obiettivi raggiunti»

Siria, accordo con i curdi per integrarli nello Stato. Damasco ferma le operazioni militari: «Obiettivi raggiunti»
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ilmessaggero.it ESTERI

Un accordo senza precedenti che sancisce l'integrazione delle Forze democratiche siriane (Fds), la coalizione di milizie a maggioranza curda, nelle istituzioni civili e militari della Repubblica della Siria. L'intesa è stata siglata dal presidente ad interim, Ahmed al Sharaa, e dal comandante delle Fds, Mazloum Abdi, leader delle forze sostenute dagli Stati Uniti. In un comunicato congiunto, le due parti hanno specificato che l'accordo prevede l'incorporazione nell'amministrazione centrale delle istituzioni del nord-est della Siria, incluse infrastrutture strategiche come i valichi di frontiera, l'aeroporto e i giacimenti petroliferi e di gas attualmente sotto il controllo delle Forze curde. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altre testate

La presidenza siriana ha pubblicato un comunicato firmato dai due partiti, precisando che l'accordo riguarda "l'integrazione di tutte le istituzioni civili e militari del nord-est della Siria nel seno dell'amministrazione dello Stato siriano, comprese le poste di frontiera, l'aeroporto". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

I termini del negoziato Un accordo tra Siria e SDF è stato raggiunto tra il presidente siriano ad interim Al-Sharaa e il comandante delle Forze Democratiche Siriane – SDF – a guida curda, Mazloum Abdi, relativo al futuro dei curdi nel tessuto politico e sociale della nuova Siria. (Ultima Voce)

La Siria è nel pieno della tempesta dopo lo scoppio dei violentissimi scontri nel Nord-Ovest e Abu Mohammad al-Jolani, da circa un mese presidente ad interim del Paese, prova a reagire al rischio di disgregazione del Paese con una storica mossa: concludere un accordo per l'integrazione delle Forze Democratiche Siriane (Sdf) a maggioranza curda nell'esercito di Damasco in cambio del (Inside Over)

Accordo HTS-SDF. Al-Jolani prende fiato

Non è l’unica notizia diffusa ieri dall’esecutivo del pr… A comunicarlo è il ministero della Difesa siriano, dopo tre giorni di scontri e stragi di civili, soprattutto alawiti, nelle province di Latakia e Tartus, roccaforti dei fedelissimi del dittatore deposto Bashar al-Assad. (la Repubblica)

Ad annunciarlo è stato l’ufficio della presidenza siriana, che ha rilasciato le immagini dell’incontro tra il presidente ad interim Al-Sharaa (precedentemente noto come Al-Julani) e il capo delle SDF, Mazloum Abdi. (L'INDIPENDENTE)

Nel momento in cui Hayat Tahrir al-Sham vede fortemente indebolita la propria immagine “pluralista” e “stabilizzatrice” della Siria a causa dei misfatti delle aree della costa – dove le milizie ex-qaediste stanno palesando evidenti velleità genocide nei confronti soprattutto degli Alawiti, ma anche dei cristiani – ecco che arriva una “ciambella di salvataggio” politica importante per Al-Jolani: quest’ultimo, infatti, ha firmato, unitamente al capo militare delle Forze Democratiche Siriane Mazloum Abdi, un accordo generale sul futuro della Siria. (Contropiano)