Immigrazione, ecco la lista Ue dei 7 Paesi di origine sicuri: ci sono anche Egitto, Marocco, Tunisia. Meloni: «Grande soddisfazione, i fatti ci danno ragione»

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La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen aveva promesso nella lettera sulle politiche migratorie inviata ai leader in vista del summit Ue di marzo l’intenzione di presentare nel giro di breve «un primo elenco Ue di Paesi di origine sicuri nelle prossime settimane». Giovedì 16 aprile la Commissione ha proposto un primo elenco Ue di Paesi di origine sicuri: Kosovo, Bangladesh, Colombia, Egitto, India, Marocco e Tunisia (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altre testate
ROMA – EuroMed Rights, in una nota in cui commenta l’annuncio della Commissione Ue di creare una lista di sette “Paesi di origine sicuri” per i rimpatri, avverte che l’elenco include Tunisia, Marocco ed Egitto, Paesi con violazioni dei diritti umani ben documentate e tutele limitate sia per i propri cittadini che per i migranti. (Agenzia Dire)
Secondo le Conclusioni del 10 aprile 2025 dell’AG Jean Richard de la Tour, relative alle cause riunite (C-758/24) Alace e (C-759/24) Canpelli, uno Stato membro può designare “Paesi di origine sicuri” mediante un atto legislativo e deve divulgare, a fini di controllo giurisdizionale, le fonti d'informazione su cui si fonda tale designazione. (Altalex)
L’obiettivo: aiutare gli Stati membri a gestire meglio le domande di asilo, oggi in forte arretrato, con strumenti più rapidi ed efficaci. (Stranieri in Italia)

La Commissione europea accelera sul Patto sulla migrazione e l’asilo e pubblica la prima lista europea dei Paesi d’origine considerati sicuri. (Il Messaggero)
Sembra quasi non venga dagli uffici legislativi Ue, in genere molto rigorosi». Chiara Favilli insegna diritto europeo all’università di Firenze. (Il Manifesto)
Avrà effetti invece sui migranti che sono stati respinti in mezzo al mare, in buona parte riportati nelle celle di tortura in Libia, e su tutti quelli che pur essendo sbarcati in Italia – in Europa – aspettano di sapere che ne sarà delle loro domande di asilo. (Il Manifesto)