Blitz a Palermo: 16 arresti tra Brancaccio e Ciaculli - TGR Sicilia

TGR – Rai INTERNO

Nel mirino degli inquirenti le famiglie mafiose di Brancaccio e Roccella a Palermo.

E' il quadro che emerge dall'indagine della Direzione distrettuale antimafia di Palermo che ha portato stamattina a sedici arresti eseguiti da polizia e carabinieri.

Al centro dell’attenzione degli investigatori il pizzo: più di 50 gli episodi di estorsione ai danni di quasi altrettanti commercianti di Palermo

Tra i fermati pure un nipote di Michele Greco, lo storico boss di Ciaculli detto il Papa. (TGR – Rai)

Su altre fonti

Dopo l’arresto di Leandro Greco, era il cugino Giuseppe Greco, detto il senatore, come il padre Salvatore, fratello del Papa, a tenere le fila dell’associazione. A consigliare Giuseppe Greco c’era l’anziano Ignazio Ingrassia, detto il boiacane. (Il Fatto Quotidiano)

Secondo le risultanza degli investigatori, al vertice della famiglia mafiosa della Roccella sarebbero Giovanni DI LISCIANDRO e Stefano NOLANO. Il quadro probatorio ricostruito dai Carabinieri ha infine permesso di fornire una situazione completa della locale realtà mafiosa, caratterizzata da una diatriba interna alla famiglia mafiosa di Corso dei Mille (Filodiretto Monreale)

Almeno 50 le richieste di pizzo accertate durante le indagini. I fermati sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere, traffico di droga ed estorsione. (PalermoToday)

Il fratello del boss di San Cristoforo era accusato di minacce ai danni di un pubblico ufficiale del carcere di Opera a Milano. Per questo motivo il giudice ha deciso il non luogo a procedere, e quindi assolto, Nino Santapaola (detto appunto ‘u Pazzo) dall’accusa di aver minacciato un pubblico ufficiale in servizio presso la casa di reclusione “Opera” di Milano “al fine di costringerlo a fare un atto contrario ai propri doveri”. (Live Sicilia)

– hanno tratto in arresto un giovane 27enne del luogo, poiché ritenuto responsabile di un tentativo di estorsione ai danni di un suo coetaneo. I Carabinieri della Stazione di Mottola, in esecuzione di una misura cautelare emessa del Tribunale di Taranto – Ufficio G. (Tarantini Time)

I nomi. E' stata anche accertata dalla Polizia la disponibilità di armi in capo al gruppo; armi perfettamente funzionanti, a disposizione della famiglia mafiosa, pronte per essere utilizzate per i loro scopi criminali (Gazzetta del Sud - Edizione Sicilia)