Generali, la strana idea di indipendenza nel mercato italiano

Domani ECONOMIA

Permane però il grumo di potere di Mediobanca, che anzi si aggroviglia sempre più; lo vediamo nelle manovre intorno alle liste per il prossimo CdA Generali.

Della “Galassia del Nord”, su cui Eugenio Scalfari e Giuseppe Turani scrissero Razza padrona, a parte alcune vestigia rilevanti per gli archeologi, resta solo Assicurazioni Generali.

Del Vecchio e Caltagirone, qui contrapposti a Mediobanca (di cui il CdA Generali è oggi ampia espressione), sono anche importanti soci della stessa Mediobanca. (Domani)

Se ne è parlato anche su altri media

Il titolo viaggia ai massimi dal 21 febbraio 2018, in sostanza vicino ai livelli pre-Covid, come effetto combinato principalmente di due fattori. (Il Sole 24 ORE)

Sono soci di lungo corso sia in Mediobanca che in Generali e vantano buoni rapporti con tutti gli attori in gioco. Sta di fatto che Generali quest’anno in borsa sia cresciuta di oltre il 26%, salendo a una capitalizzazione superiore ai 28 miliardi di euro, quasi 6 in più da fine 2020 (InvestireOggi.it)

Con il 3,97% della compagnia assicurativa, l’appoggio dei Benetton porterebbe a spostare gli equilibri. Dall’altra l’asse Caltagirone-Del Vecchio, ambedue azionisti di Piazzetta Cuccia (3 e 19%) ma soprattutto ispiratori e spina dorsale del blocco alternativo, un patto parasociale che vale circa l’11% del Leone. (Bluerating.com)

In tutto, Caltagirone ha comprato 1,565 milioni di titoli (lo 0,1% del capitale) tra il 17 e 20 settembre (Il Sole 24 ORE)

Un rapporto che si intreccia a quello in Generali, dove i Benetton sono presenti dal 2005 con una partecipazione definita come finanziaria e di lungo corso. Il mercato punta su una confluenza dei Benetton nel patto; una mossa che, tuttavia, potrebbe attrarre l'attenzione delle Autorità. (ilGiornale.it)