Banca Mediolanum, i perché della fine di un'era

Bluerating.com ECONOMIA

Sono passati quarant’anni dopo il famoso incontro con Berlusconi a Portofino, da cui nacque il 2 febbraio 1983 Programma Italia e nel 1997 Banca Mediolanum.

La notiza è sulla bocca di tutti, sulle prime pagine di tutto il Paese: Ennio Doris lascia la presidenza della sua Banca Mediolanum.

Non abbiamo molto tempo”, conclude Ennio Doris

“Ho 81 anni” dice Doris, “Un’azienda delle dimensioni di Banca Mediolanum richiede molte attenzioni. (Bluerating.com)

Su altre fonti

Il fondatore di Banca Mediolanum, Ennio Doris, ha così commentato a Radiocor la sua decisione di rassegnare le dimissioni dal gruppo da incarichi operativi E' stato lo stesso fondatore di Banca Mediolanum a spiegare la logica della sua scelta: "Superando la soglia degli 80 anni penso sia venuto il momento di ridurre almeno in parte il mio impegno quotidiano nella banca". (la Repubblica)

Ennio Doris, dunque, ha deciso di fare un passo indietro nella Banca che lui stesso ha fondato. Il Cda e il collegio sindacale hanno proposto la nomina di Doris a presidente onorario“. (News Mondo)

Per 50 anni l'investimento azionario è stato penalizzato. C'è voluto Renzi, nel 2017, per dare vita ai Pir". (Finanzaonline.com)

Da presidente onorario potrò essere ancora utile, facendo le cose che mi piacciono di più e dedicandomi anche alla famiglia Così Ennio Doris in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, in cui commenta anche la decisione di dimettersi dalla presidenza di Banca Mediolanum (Finanzaonline.com)

Un'azienda delle dimensioni di Banca Mediolanum richiede molte attenzioni. Da presidente onorario potrò essere ancora utile, facendo le cose che mi piacciono di più e dedicandomi anche alla famiglia (Finanza.com)

Doris detiene 46.693.070 diritti di voto (pari al 6,29%), di cui 23.563.070 che riguardano azioni della banca in piena proprietà e 23.130.000 come usufruttuario. “Ho in mente tanti progetti per gli anni a venire, a cominciare dal proseguire sempre più nella direzione della restituzione a chi ne ha bisogno, ai più deboli e meno fortunati” (We Wealth)