Bce, giovedì atteso taglio tassi "imposto" dalle tensioni sui dazi
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Se dovesse persistere - consentirà al Consiglio direttivo della Bce di svolgersi in un clima meno allarmistico, rispetto a quello della settimana scorsa. I banchieri centrali dell'area euro terranno di fatto una riunione allungata a tre giorni, dato che stasera si ritroveranno per una cena informale alla quale la presidente Christine Lagarde ha invitato il presidente del Consiglio europeo, il portoghese Antonio Costa. (Idealista)
Su altri giornali
La stabilità dei prezzi, e quindi delle aspettative di inflazione è il cuore dell’attività della Banca centrale europea. Per la riunione di aprile, l’attesa praticamente unanime degli analisti è quella di quella di un nuovo taglio: il tasso sui depositi dovrebbe dunque scendere al 2,25%, dal 2,50%, mentre il tasso di rifinanziamento passerebbe al 2,40 per cento. (Il Sole 24 ORE)
Poco dopo la presidente Christine Lagarde terrà la consueta conferenza stampa esplicativa.L'attesa prevalente è che il peggioramento delle prospettive economiche determinato dai dazi annunciati - e in parte rapidamente sospesi dall'amministrazione Trump negli Usa - combinato ai cali dei prezzi del petrolio e ai rafforzamenti dell'euro, spingano la Bce a un nuovo taglio dei tassi. (Tiscali Notizie)
Con il taglio atteso, il tasso sui depositi dovrebbe scendere al 2,25%, mentre il tasso principale di rifinanziamento è previsto al 2,4%. Gli analisti danno ormai per scontato un taglio dei tassi d’interesse di 25 punti base, spinto dalle crescenti preoccupazioni legate alle turbolenze economiche mondiali e alla guerra commerciale innescata dagli Stati Uniti sotto la presidenza Trump. (Il Giornale d'Italia)
Se fino a poche settimane fa c’era stata cautela da parte dell’istituto, che immaginava una pausa per aprile, i dazi americani hanno rimescolato le carte. I dati macroeconomici stessi vanno nella direzione di sostenere l’ulteriore allentamento monetario. (Investireoggi -)
Dopo la riunione di marzo, sembrava che la BCE fosse pronta a prendersi una pausa per monitorare l’andamento delle variabili macroeconomiche e capire come pianificare la strategia monetaria. Tuttavia, dal celebre Liberation Day del 2 aprile, il mondo è totalmente cambiato, obbligando la BCE a essere flessibile e a rivedere le proprie scelte. (ig.com)
MILANO – Mercati e banche d’affari paiono unanimi: il taglio dei tassi della Bce, domani, ci sarà. Difficile il ruolo di governatore ai tempi dei dazi di Trump, ma a giudicare da quel che emerge dalle aspettative prezzate dal mercato e dai report delle banche d’affari, giovedì 17 Christine Lagarde annuncerà il settimo allentamento monetario facendo scendere dal 2,5 al 2,25% il tasso sui depositi. (la Repubblica)