Prestiti a colleghi con interessi fino al 900%: usuraio in manette a Roma

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, trovatosi in un particolare momento di difficoltà connesso anche allo stato di salute della compagna e della madre anziana, aveva richiesto ed ottenuto un prestito di 500 euro. Trascorso circa un mese, a fronte dell’apparente disinteressata disponibilità iniziale, l’indagato aveva iniziato a pretendere la restituzione non solo della somma elargita ma anche degli interessi maturati specificando al suo debitore come gli avesse prestato i soldi per un guadagno e non per niente. (Il Faro online)

Su altre testate

Un uomo di 60 anni, addetto alle pulizie di un ospedale romano per una ditta privata, è accusato di aver prestato soldi ai colleghi applicando tassi di interesse fino al 900%. Marco P. si trova ora agli arresti domiciliari con l’accusa di rapina, tentata estorsione ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria. (Il Fatto Quotidiano)

Le indagini, avviate nel settembre 2022, sono scattate grazie alla denuncia di un collega di lavoro dell’uomo, che, in un momento di bisogno, aveva chiesto un prestito di 500 euro. (CastelliNotizie.it)

Lo stesso avrebbe fatto con almeno altre 4 persone, tra cui parenti e amici, che a lui si erano rivolte per un aiuto economico. Una somma modesta, che con gli interessi era lievitata fino a 20mila euro. (Repubblica Roma)

Roma, addetto alle pulizie del San Camillo prestava soldi con interessi del 900%: il debito di 500 euro salito a 20mila

Le indagini sono state avviate, nel mese di settembre 2022, dopo la denuncia di una delle vittime, un 58enne romano, collega di lavoro dell’indagato. (Adnkronos)

20.000 euro per un prestito di € 500 Le indagini sono partite nel 2022, dopo la denuncia di una delle vittime, un 58 enne romano, collega di lavoro dell'uomo. Per questo i carabinieri della stazione di Porta Portese hanno arrestato un romano di 60 anni. (La Stampa)

Personaggi che non è chiaro, al momento, se siano mai esistiti, ma che Marco P., 60 anni, addetto alle pulizie per una società incaricata delle pulizie all’ospedale San Camillo, descriveva nelle sue telefonate e soprattutto nelle decine di messaggi su Whatsapp inviati ai colleghi di lavoro e ai loro familiari che si erano rivolti a lui per chiedere piccoli prestiti. (Corriere Roma)