Un video mostra l’omicidio Bellocco, ecco le immagini dell’aggressione mortale
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Le riprese Al Tg di La7 sono state mandate in onda le riprese della telecamera di sorveglianza della palestra Testudo di Cernusco sul Naviglio che mostrano Andrea Beretta colpire a morte il rampollo della cosca calabrese che stava provando a scalare le gerarchie nella curva dell'Inter Il Tg di La7 ha mandato in onda, in esclusiva, le immagini che mostrano il 49enne capo ultrà dell’Inter Andrea Beretta uccidere Antonio Bellocco, di 36 anni, rampollo di una delle famiglie più potenti della 'ndrangheta nel Reggino, operante a Rosarno, che pian paino stava scalando le gerarchie nella curva nerazzurra. (LaC news24)
Su altri giornali
Queste immagini sono state riprese dalla telecamera di sorveglianza della palestra Testudo di Cernusco sul Naviglio, davanti alla quale c'è stata l'aggressione che ha portato alla morte di Antonio Bellocco, dell'omonima famiglia della 'ndrangheta. (Corriere TV)
Andrea Beretta era convinto che Antonio Bellocco volesse ucciderlo: "Ho saputo che qualcuno voleva farmi la pelle". E pare che i suoi timori fossero fondati. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Mentre gli investigatori monitorano le tensioni che si sono create con l’omicidio del rampollo di una delle cosche storiche della ‘ndrangheta nel timore di reazioni, vengono a galla dettagli sulla dinamica dell’uccisione di Antonio Bellocco, massacrato con quasi una decina di coltellate al petto e alla gola dall’ex amico e rivale negli affari illeciti della curva interista Andrea Beretta, al vertice della curva da quasi due anni, dopo l’assassinio dello storico leader Vittorio Boiocchi. (Il Dispaccio)
Andrea Beretta , tra i capi ultrà dell’Inter, fermato per l’omicidio di Antonio Bellocco , altro esponente della curva nord e vicino alla 'ndrangheta che ha accoltellato ieri mattina a Cernusco sul Naviglio, nel milanese, avrebbe infierito su di lui. (Gazzetta del Sud)
Nel video della telecamera di sorveglianza, escono dalla scuola di pugilato «Testudo» di Cernusco sul Naviglio proprio nel momento in cui la Smart bianca della vittima, dopo una breve marcia indietro, torna verso il piazzale. (La Stampa)
Soprattutto, negli stadi. L’ultimo numerode lavialibera – la rivista di Libera e Gruppo Abele – nel dossier “Curve pericolose” ricostruisce i rapporti tra tifo organizzato ed estremismo di destra, soffermandosi in particolare su alcune grandi città (Roma, Milano e Torino). (LaGuida.it)