Colloqui a Vienna sul nucleare iraniano, Usa favorevoli a stoppare le sanzioni di Trump

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Washington chiede lo stop immediato all’arricchimento delle riserve di uranio di Teheran, che dall’uscita degli Usa dall’accordo ha rimesso in azione le proprie centrifughe.

Un tema su cui l’ala conservatrice più vicina alla Guida suprema, Ali Khamenei, ha escluso ancora oggi margini di trattativa

La prima tornata di colloqui definita un “successo” anche dall’inviato di Mosca, l’ambasciatore Mikhail Ulyanov, anche se per arrivare al risultato finale potrebbero volerci settimane. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

«Siamo fiduciosi che nel prossimo futuro il governo degli Stati Uniti non avrà altra scelta se non quella di porre fine alla sua condotta illegale, e le sanzioni che violano gli accordi e i regolamenti internazionali finiranno». (ilGiornale.it)

I negoziatori dei due Paesi si sono incontrati separatamente a Vienna con i diplomatici di Francia, Germania, Gran Bretagna, Russia e Cina. Il Jcpoa ha un solo scopo: impedire che l’Iran sviluppi una bomba nucleare, cosa che Teheran nega da sempre di voler fare, sostenendo di volere arricchire uranio solo per garantirsi l’energia nucleare a scopi civili (ilmessaggero.it)

Il ritiro degli USA dal PACG e la ripresa delle trattative. ritirato unilateralmente. nel 2018. L'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, hagli Stati Uniti dall'accordoe ha imposto dure sanzioni economiche a Teheran, sostenendo che la Repubblica islamica aveva violato l'accordo, cosa che l'Iran nega. (Sputnik Italia)

La Repubblica islamica, ha aggiunto Rohani, sta comunque procedendo con lo sviluppo dei vaccini di produzione nazionale. Gli Stati Uniti hanno ostacolato la consegna di vaccini anti-COVID all’Iran, acquistati attraverso il programma Covax dell’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS). (Corriere del Ticino)

I conservatori sono dati in vantaggio, ma un nuovo accordo con gli Usa potrebbe ridare slancio ai riformisti A Vienna proseguono i colloqui sul nucleare iraniano iniziati martedì, con i diplomatici europei, russi e cinesi che fanno da intermediari perché Teheran per ora rifiuta i faccia a faccia con gli americani. (la Repubblica)

Secondo gli obiettivi dichiarati, Teheran attende 16 milioni di dosi tramite Covax, circa 25 milioni con importazioni dall'estero e altrettanti dalla sua produzione interna La Repubblica islamica, ha aggiunto Rohani, sta comunque procedendo con lo sviluppo dei vaccini di produzione nazionale. (La Gazzetta del Mezzogiorno)