Obbligo di codice CIN per le locazioni brevi
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Dal 1.09.2024 il codice CIN per locazioni brevi è obbligatorio, con 2 mesi di tempo per richiedere il Codice prima di incorrere in irregolarità. Sanzioni – Chi pubblicizza una struttura senza il CIN potrà essere multato con sanzione da 800 a 8.000 euro, mentre la mancata esposizione del codice presso la struttura stessa comporta multe da 500 a 5.000 euro. Inoltre, chi affitta più di 4 immobili senza la SCIA rischia una multa fino a 10.000 euro. (Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana)
Se ne è parlato anche su altre testate
145/2023. Dopo il periodo sperimentale, ora inizia il periodo di applicazione con 60 giorni senza sanzioni: entro il 2 novembre 2024 tutte le strutture extralberghiere dovranno registrarsi, pena multe fino a 10.000 euro. (Qualitytravel.it)
Per contrastare l’evasione fiscale nel settore degli affitti brevi e rendere più trasparente il mercato - che in Italia conta oltre 600 mila immobili a disposizione per locazioni turistiche, il ministero del Turismo ha introdotto, a partire dal primo settembre 2024, una serie di nuove regole. (Corriere della Sera)
Tema centrale: l’avvio della sperimentazione della Banca Dati Strutture Ricettive (BDSR) e le modalità per richiedere e ottenere il Codice Identificativo Nazionale (CIN), un requisito fondamentale per tutte le attività di accoglienza turistica. (Sassilive.it)
Pochi giorni fa sono entrati in vigore nuovi provvedimenti sugli affitti brevi. Finisce, infatti, la fase sperimentale e il Cin, Codice Identificativo Nazionale, entra a pieno regime, portando novità e regole più rigide per oltre 500mila locazioni. (rtl.it)
E’ questa la data che devono segnare bene sul calendario coloro i quali guadagno con gli affitti brevi o per finalità turistiche. Infatti, anche tali soggetti sono interessati dall’obbligo di dotarsi del Codice Identificativo Nazionale, c. (InvestireOggi.it)
L’introduzione della nuova normativa sugli affitti brevi segna una svolta cruciale nel settore turistico italiano. Non si tratta solo di un insieme di regole, ma di un cambiamento profondo che punta a portare maggiore ordine e trasparenza in un mercato in forte espansione. (Edilizia.com)