Migliaia di euro ricevuti per pazienti deceduti o trasferiti, i medici devono restituire le somme e accusano: "L'errore è della Regione"

BariToday SALUTE

Sono i medici di medicina generale a denunciare la questione emersa dopo un confronto con i vertici della sanità e delle Asl pugliesi.

Lo fanno attraverso un documento firmato dall’intersindacale di categoria Smi, Snami, SiM Cgil Fp, Ugs medici su ciò che accade in Puglia.

Se i medici hanno ricevuto somme impropriamente devono ovviamente restituirle, ma non si può chiedere che lo facciano in un colpo solo

I medici si ritroverebbero così a dover restituire migliaia di euro percepiti per diversi anni impropriamente ma senza, sostengono, che ci fosse una loro diretta responsabilità. (BariToday)

Se ne è parlato anche su altri media

LIVE. Sul tema si è espresso il direttore generale della sanità veneta, Luciano Flor (VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE). (Sky Tg24 )

Domenica pomeriggio il medico dopo aver pranzato con i famigliari si era messo a letto per il riposino pomeridiano. La moglie, medico anche lei, lo va a svegliare verso le 14 e si accorge subito che qualcosa non va. (ilmessaggero.it)

“Anci Umbria – ha spiegato il presidente Toniaccini – sarà un Osservatorio di rilevamento delle necessità che ciascun territorio esprimerà, per poi, dati alla mano, avanzare le proposte più idonee per tutta la regione”. (PerugiaToday)

I medici sono disponibili a restituire le somme percepite, ma chiedono che il tutto avvenga secondo modalità concordate e non in una unica soluzione Centinaia di pazienti sarebbero rimasti iscritti nelle liste dei medici di famiglia, ma in realtà, nel frattempo, sarebbero morti o trasferiti altrove. (La Repubblica)

Quanti sono i medici non vaccinati in Veneto. In totale, solo per quanto riguarda i medici, si parla di 583 dirigenti medici su 10.400 non ancora vaccinati (vaccinato il 92,5%). Il sospetto di cui parla il ‘Corriere della Sera’ è che quanto dichiarato sia in realtà una scusa, anche se non facilmente verificabile. (Virgilio Notizie)

I medici sono disponibili a restituire le somme percepite, ma chiedono che il tutto avvenga secondo modalità concordate e non in una unica soluzione Tale danno economico si ripercuote, puntualmente, sui medici di famiglia ignari e assolutamente non responsabili di inefficienze amministrative». (La Gazzetta del Mezzogiorno)