Brittney Griner condannata in Russia a 9 anni per contrabbando di droga. Biden: «Inaccettabile»

Corriere della Sera INTERNO

di Marco Bruna. Il tribunale di Khimki ha dichiarato la campionessa americana di basket colpevole.

Non si fa attendere la risposta sdegnata del presidente americano Joe Biden: «Brittney Griner è detenuta ingiustamente.

Dall’altra parte il trafficante d’armi russo Viktor Bout, rinchiuso in una prigione dell’Illinois, dove deve scontare una condanna a 25 anni

La giudice Anna Sotnikova del tribunale di Khimki ha confermato il verdetto: 9 anni di carcere per contrabbando e possesso di droga. (Corriere della Sera)

Su altre fonti

Il portavoce per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ha dichiarato dopo la sentenza di Griner che gli Stati Uniti hanno fatto alla Russia una proposta seria. La Russia è pronta a discutere di uno scambio di prigionieri con gli Usa che coinvolge anche la giocatrice di basket americana Brittney Griner. (EuropaToday)

Brittney Griner, 31 anni, è stata arrestata lo scorso febbraio all’aeroporto di Mosca perché nel suo bagaglio è stato trovato dell’olio di cannabis. La sua difesa ha inoltre sostenuto che Griner avesse il permesso medico per usare cannabis terapeutica (Tuscia Web)

Essere stata trovata in possesso di una quantità poco rilevante di cannabis all’arrivo all’aeroporto di Khimki in Russia. La stella della WNBA Brittney Griner è stata condannata a nove anni di detenzione per essere stata trovata in possesso di cannabis all’arrivo all’aeroporto Sheremetyevo di Khimki. (Tennis Fever)

“Come tutti sapete, abbiamo fatto un’offerta sostanziale per riportare a casa Brittney e Paul Whelan. Così Karine Jean-Pierre, portavoce della Casa Bianca, sul caso della cestista americana condannata a nove anni di carcere in Russia (LAPRESSE)

Brittney Griner. La cestista Griner, il marine e le ex spie: i prigionieri su cui trattano Usa e Russia di Paolo Mastrolilli. (la Repubblica)

Mosca ha risposto bacchettando Washington e, attraverso il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto “no alla diplomazia del megafono”. Gli Stati Uniti, ha detto, “perseguiranno” questa strada. (LAPRESSE)