Borsa Usa, in rialzo dopo dati su inflazione in linea con aspettative

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Le società a mega capitalizzazione tra cui Apple, Amazon.Com, Microsoft, Alphabet e Tesla estendono i guadagni e salgono fino al 3,3%.

Jefferies Financial scivola del 10,55% dopo aver mancato le stime per gli utili e i ricavi del quarto trimestre.

Tra gli altri titoli, Biogen crolla del 9,4%, zavorrando l'indice healthcare dell'S&P 500, che è in calo dello 0,4%.

Gli economisti intervistati da Reuters avevano previsto un aumento del Cpi dello 0,4% a dicembre e del 7,0% su base annua. (Yahoo Finanza)

La notizia riportata su altri media

Nel 1982, la Federal Reserve mirava ancora all'offerta di moneta, causando fluttuazioni imprevedibili dei tassi d'interesse. Più del 1982, due casi precedenti in cui l'inflazione ha raggiunto il 7% potrebbero contenere lezioni più utili per i giorni nostri (Milano Finanza)

Gli economisti intervistati da Dow Jones avevano previsto un calo a 200.000 unità, rispetto alle 207.000 unità della settimana scorsa Più delle attese, infine, la crescita dell'inflazione core su base mensile, pari a +0,6%, contro il +0,4% atteso. (Finanzaonline.com)

L’inflazione e Powell danno una mano al settore. Degli effetti del discorso di Jerome Powell ieri ne abbiamo già abbondantemente parlato. E che se $BTC e compagnia rimarranno legati anche all’andamento dei mercati azionari, potrebbero avere l’ombrello che stavano cercando da anni (Criptovaluta.it)

Detto questo, dopo l'ondata di sell off che si è abbattuta sui mercati, Wall Street sembra iniziare a digerire la prospettiva di rialzi dei tassi nel corso dell'anno. Su base mensile, la crescita è stata però superiore alle attese, pari a +0,5%, rispetto al +0,4% atteso. (Finanzaonline.com)

Per chi dà ancora per buoni i dettami della regola di Taylor, i tassi dovrebbero essere già al 4,15%. Aveva già capito tutto Celentano negli anni Settanta, all'epoca di Svalutation: l'inflazione è una brutta bestia, specie per chi lavora. (ilGiornale.it)

Come si spiega una buona reazione degli investitori dinanzi a una notizia macro che poi così tanto buona non è dato che avvicina per il momento l’aumento dei prezzi negli Stati Uniti più agli standard dei Paesi Ascolta la versione audio dell'articolo. (Il Sole 24 ORE)