“Il mio Joker simbolo degli haters e la comicità in pandemia”. Un’intervista a Gabriele Salvatores

“Da napoletano l’ironia è sempre fondamentale, vengo da un popolo che ne fa uso anche quando ci sono le disgrazie.

Partiamo da una battuta del film: “La comicità è una medicina, non una caramella che fa marcire i denti”.

Lo dice chiaramente con il suo nuovo film, Comedians, Gabriele Salvatores, riprendendo il testo del drammaturgo inglese Trevor Griffiths che già aveva portato a teatro con successo 30 anni fa. (Wired.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Comedians, speciale Hot Corn Weekly. Qui l’intervista a Gabriele Salvatores: Ed è bravo Salvatores, con una platea di attori incredibili, a mantenere però ben coesa ed equilibrata questa libertà. (The Hot Corn Italy)

Viene criticato il regista bianco di Malcolm&Mary (Sam Levinson ndr) perché mette in scena un regista nero e che quindi si appropria di un cultura che non è sua e quindi non va bene. Sui set americani c’è addirittura il gender manager che deve controllare che non ci siano trasgressioni politicamente scorrette sulle questioni di genere. (Il Fatto Quotidiano)

Adesso, nel 2021, cade nell’errore in cui non cadde anni fa: sceglie di girare un film come fosse un’opera teatrale, ritagliandosi variazioni e dettagli di stile possibili solo al cinema nei punti meno utili, trovando lo specifico filmico lì dove non cambia nulla. (BadTaste.it)

Queste sono solo alcune delle tante domande poste da Comedians, che più che far ridere, fa sorridere amaramente, ma soprattutto fa riflettere. You may be able to find the same content in another format, or you may be able to find more information, at their web site. (Esquire Italia)

Attraverso le storie di sei comici, Comedians è una riflessione sul senso stesso della comicità nel nostro tempo, affrontando temi di assoluta attualità. E uno dei temi di Comedians è proprio questo: cosa si è disposti a fare pur di avere successo”. (Sky Tg24 )

Scrive Salvatores: “quello a teatro era il mio “Comedians” a 35 anni. Comedians è un testo scritto a fine anni ’70 e che riversa in ogni parola disincanto, scontento, voglia di qualcosa di migliore. (Artribune)