Sanità, Giuliano (UGL): “Case di Comunità senza personale, nel 2024 solo il 3% attive. Avviamo un patto nazionale per salvare SSN”
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“I dati forniti dall’Agenas nel report sui risultati del monitoraggio Dm 77/2022, quello che definisce i modelli e gli standard per lo sviluppo della Medicina territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale, mostrano un quadro di desertificazione dell’assistenza di prossimità. Evidentemente il grido d’allarme che da tempo abbiamo lanciato è rimasto inascoltato se è vero che alla fine del 2024 sono state 485 le Case di Comunità con almeno un servizio attivo sulle 1.717 previste, vale a dire il 28% rispetto a quanto pensato. (anteprima24.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
L’obiettivo della riforma consiste nel potenziare i servizi assistenziali territoriali per “perseguire la garanzia dei LEA, riducendo le disuguaglianze, e contestualmente costruendo un modello di erogazione dei servizi condiviso ed omogeneo sul territorio nazionale. (Agenda Digitale)
GROSSETO Case di comunità, ospedali di comunità e Cot toscani diventano veri laboratori di partecipazione: laboratori in cui i dirigenti delle aziende e i professionisti, assieme ai sindacati dei pensionati e ai comitati di partecipazione, lavoreranno per monitorare l’impatto concreto la nuova sanità territoriale, con gli occhi dei pazienti, e per migliorare e correggere eventualmente, se necessario, questi modelli. (LA NAZIONE)
Trentasei le strutture coinvolte in tutta la regione, tra Cot, case e ospedali di comunità, un pubblico composto da anziani e malati cronici e ovviamente i professionisti del sistema sanitario. – In Toscana si sperimenta la nuova sanità territoriale. (LA NAZIONE)
A cura di: Chiara Marini, Paolo Francesconi, Elisa Scopetani, Monica Marini (ARS Toscana)