Koyo Kouoh e l’estetica della restituzione: il lascito teorico di una curatrice radicale
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C’è un momento, nella storia dell’arte contemporanea, in cui il discorso curatoriale smette di essere cornice e si fa corpo, materia viva. Koyo Kouoh, scomparsa improvvisamente nel lo scorso sabato, ha incarnato proprio questa trasformazione. Curatrice, teorica, attivista culturale, Kouoh non è stata solo una figura chiave nella costruzione dell’ecosistema dell’arte africana contemporanea: è stata, in modo ancora più dirompente, una decostruttrice delle impalcature epistemiche dell’arte occidentale. (Artuu Magazine)
Se ne è parlato anche su altre testate
Tra dieci giorni avrebbe dovuto presentare a Venezia la sua Biennale d'Arte, la prima firmata da una donna africana, e invece Koyo Kouoh è morta improvvisamente ieri, a soli 57 anni, lasciando tutti sgomenti. (il Giornale)
Lo comunica la stessa Biennale, che ha appreso “con profondo dolore e sgomento la notizia della improvvisa e prematura scomparsa”. La sua nomina a curatrice della Esposizione Internazionale d’Arte del prossimo anno aveva segnato un momento storico, rendendola la prima donna africana a ricoprire questo prestigioso incarico. (Il Fatto Quotidiano)
Nonostante gli anni passati in Europa e il notevole bagaglio di conoscenze (a meno di trent'anni parlava correntemente francese, tedesco, inglese e italiano), per avviare la sua carriera professionale nel 1995 sceglie di tornare in Africa, in Senegal. (ilgiornaledellarte.com)
(Adnkronos) – La critica d’arte camerunense con cittadinanza svizzera Koyo Kouoh, curatrice della 61esima Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia che inaugurerà il prossimo 9 maggio 2026, è morta improvvisamente oggi all’età di 58 anni. (Cremonaoggi)
Il Padiglione vincitore: il Bahrain con il progetto «Canicola» Di PIERLUIGI PANZA (Corriere della Sera)
Esposizione Internazionale d’Arte, che inaugurerà il prossimo 9 maggio 2026”. “La Biennale di Venezia apprende con profondo dolore e sgomento la notizia della improvvisa e prematura scomparsa di Koyo Kouoh, curatrice della 61. (ELLE Decor)