Per la Dia è l’imprenditore della ‘ndrangheta reggina: confiscati beni per oltre 20 milioni

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L’uomo, alla fine della guerra di mafia, sarebbe stato il referente della ‘ndrangheta nel settore della grande distribuzione alimentare.

La Direzione investigativa antimafia ha infatti eseguito a suo carico il provvedimento emesso dal Tribunale di Reggio Calabria.

Numerosi collaboratori di giustizia lo hanno indicato come imprenditore di riferimento della ‘ndrangheta reggina, e in particolare dalla famiglia De Stefano oltre che di quella dei Libri. (Zoom24.it)

Ne parlano anche altri giornali

Martinone, su mandato di Michele Zito, avrebbero dovuto danneggiare un’attività commerciale sita in Gioia Tauro (RC) del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Reggio Calabria con il coordinamento del Procuratore Capo della Direzione Distrettuale Antimafia, dott. (Stretto web)

Il provvedimento del collegio giudicante afferma testualmente «si è dunque in presenza di una di quelle ipotesi comunemente definite di c. (Corriere della Calabria)

Il capitano, al soldo dei narcotrafficanti, una volta giunto in prossimità delle coste italiane, consentiva il trasbordo della sostanza stupefacente verso piccole imbarcazioni al fine di eludere i controlli doganali all’interno dello scalo portuale di Gioia Tauro (Zoom24.it)

di Reggio Calabria. Marchese si è presentato spontaneamente presso la Stazione dei Carabinieri di Gioia Tauro, i quali hanno proceduto al suo arresto unitamente ai militari del G.O.A. (Corriere della Calabria)

“impresa mafiosa”……che pur operando nei mercati ufficiali con modalità formalmente legali…. Con il medesimo provvedimento il Tribunale ha applicato nei confronti di Frascati Angelo Emilio la sorveglianza speciale di ps con obbligo di soggiorno per la durata di anni 3 e mesi 6 (Stretto web)

del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Reggio Calabria con il coordinamento del Procuratore Capo della Direzione Distrettuale Antimafia, dott. Martinone, su mandato di Michele Zito, avrebbero dovuto danneggiare un’attività commerciale sita in Gioia Tauro (RC) (ZMedia)