Incide il fegato di due pazienti con le sue iniziali: chirurgo britannico radiato dall’ordine dei medici

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Le incisioni delle iniziali avevano una grandezza di circa 4 cm e furono scoperte da un collega che dovette intervenire successivamente su uno dei due pazienti operati.

Nel 2013 incise le sue iniziali sul fegato di due pazienti, oggi, dopo quasi 10 anni il chirurgo britannico Simon Bramhall è stato radiato dall’ordine dei medici.

Oggi, infine, l’ultima decisione del Servizio del tribunale dei medici professionisti, che si è pronunciato a favore della radiazione

Nel 2018 il chirurgo è stato condannato al pagamento di una multa di 10mila sterline e introdotto ai servizi sociali. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri media

Ma un altro chirurgo ha scoperto le iniziali durante un intervento chirurgico di follow-up quando l'organo ha fallito circa una settimana dopo. I due si sono incontrati nel 2012 quando Bramhall ha operato Murphy e, secondo il sito, le ha salvato la vita (La Stampa)

15 gennaio 2022 a. a. a. Un medico è stato sospeso per aver inciso le sue iniziali sull'organo che aveva trapiantato nel corpo di una donna. Ha detto di averlo fatto per alleviare lo stress durante le lunghe e difficili operazioni di trapianto. (Liberoquotidiano.it)

Simon Bramhall, il chirurgo inglese che incideva con il laser le sue iniziali sugli organi. Il chirurgo Simon Bramhall aveva ammesso nel 2017 di aver "autografato" degli organi trapiantati al Queen Elizabeth Hospital di Birmingham nel 2013. (ilmattino.it)

MeteoWeb. Un chirurgo che ha inciso le sue iniziali sui fegati di due pazienti è stato cancellato dall’albo dei medici. Lunedì, MPTS ha scoperto che le azioni di Bramhall hanno “violato” la fiducia tra paziente e medico, ed è stato cancellato dall’albo. (MeteoWeb)

Il chirurgo ha testimoniato di aver utilizzato uno strumento laser a raggio di Argon per autografare gli organi alla fine dei due interventi di trapianto. Nel dicembre 2020 Bramhall è stato sospeso dalla professione per almeno cinque mesi. (AGI - Agenzia Italia)

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